Durante il Primo Festival DSC che si è tenuto dal 16 al 18 settembre 2011 presso il Centro Congressi della Fiera di Verona c’è stata anche la relazione dell’economista Marco Vitale sul tema “Impresa, innovazione e DSC” ed al termine della stessa siamo riusciti ad intervistarlo.

Come giudica il Primo Festival della Dottrina Sociale della Chiesa qui a Verona?

Vedo con con grande interesse questo risveglio di pensiero attorno alla Dottrina Sociale della Chiesa. La crisi in corso ci dimostra che alcuni pilastri della DSC uniti tra loro ci danno una chiave di lettura degli errori commessi negli ultimi trenta anni da chi dirige il pensiero economico mondiale.

Oggi dobbiamo fare un salto di paradigma economico, attraverso l’impegno di tanti; il pensiero della DSC in molti suoi principi fondamentali è contro la finanziarizzazione,  contro la concentrazione del potere economico ed è a favore della sussidiarietà.

Sono tutti pensieri perciò di grande attualità e modernità in questo preciso contesto storico, mi aspetto che da questa iniziativa possa ripartire un nuovo percorso di successo da costruire.

Crede che da questo Festival si possano porre le basi per un rinnovo della classe politica?

Certamente! Dobbiamo ricostruire la democrazia nel nostro Paese e mondialmente dobbiamo ricostruire il pensiero economico. E’ un’impresa titanica che renderà protagoniste alcune generazioni. Nella sessione di sabato 17 settembre “Scuola di formazione per l’alta dirigenza in DSC”  abbiamo coniato un nuovo significato della sigla DSC. Essa non significa solo Dottrina Sociale della Chiesa ma anche Democrazia Sostanziale Coerente, è questa una osservazione molto bella.

Siamo ad un punto di disfunzione democratica pericolosissima ed è indispensabile  cambiare classe politica ed il pensiero sottostante.

A suo avviso la situazione del debito pubblico italiano quando sarà sistemata? Che tempi prevede ?

Ne usciremo fuori solo facendo cose giuste, ma ci vorranno dieci anni di paziente lavoro coerente e non di manovre. Ci vuole un Piano Decennale per poter traghettare l’Italia fuori da questa situazione attraverso dismissioni, sviluppo del reddito e la  diminuzione della macchina politica che è la più costosa del mondo… c’è tanto da fare.

Non crede che lo Stato debba investire seriamente sulle famiglie?

Agli inizi di giugno 2012 a Milano ci sarà un evento mondiale sulla famiglia organizzato dal Vaticano, è una manifestazione che avviene ogni quattro anni ed è la prima volta che sarà realizzata nel capoluogo lombardo. Si discuterà della famiglia nel dettaglio.

La famiglia resta uno dei pilastri della società, da noi è penalizzata sebbene la nostra costituzione preveda la necesità di sostenere la famiglia. Bisogna cambiare profondamente!

di Michele Antonucci

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