Un licenziamento mirato, un intervento ad personam, per “punire” chi si è impegnato per sindacalizzare i lavoratori. E’ quanto accade -denuncia la FIOM CGIL di Foggia- alla R.E.I. di Manfredonia, azienda insediatasi nell’area di contratto grazie al secondo protocollo aggiuntivo, specializzata nella produzione di servomeccanismi e destinataria di un finanziamento pubblico di 1,3 milioni di euro.
 
“Nel programma d’investimento della R.E.I. –ricorda Antonio La Daga, segretario generale della federazione dei metalmeccanici della CGIL- era previsto un’occupazione a regime di 25 unità. Attualmente gli addetti in azienda sono 12. Nonostante questo, per colpire il nostro iscritto, non potendo far conto su scarso rendimento o assenteismo, essendo il lavoratore irreprensibile da questo punto di vista, la R.E.I. si è inventata una riduzione di personale. Che, guarda caso, si è abbattuta solo su chi si è speso per sindacalizzare i lavoratori di quell’azienda”.
 
Una decisione che la FIOM CGIL ritiene illegittima e che palesa “la scarsa capacità imprenditoriale di chi ritiene di gestire un’attività industriale con metodi da padrone delle ferriere d’inizio ‘900. Abbiamo impugnato il licenziamento –spiega La Daga- e siamo in attesa del passaggio obbligato del tentativo di conciliazione dell’Ufficio del Lavoro. Se non dovesse dare alcun esito, siamo pronti a rivolgerci alla magistratura”.
 
La FIOM CGIL chiama in causa l’associazione degli industriali, “affinché si adoperi per il rispetto di corrette relazioni sindacali nelle aziende sue iscritte, a difesa di chi a Manfredonia opera rispettando la legge, i contratti, addirittura puntando ad estendere e rafforzare gli investimenti finora realizzati. Perché non è giusto fare di tutta l’erba un fascio di quel che accade nelle aziende del contratto d’area”.
 
“Sappiamo che alla R.E.I. è routine anche deviare dalla normale applicazione del contratto di lavoro –conclude Antonio La Daga-. Per questo chiediamo agli organi preposti di procedere a verifiche ed ispezioni, così come –in presenza di una violazione dell’accordo sottoscritto all’atto della stipula del contratto d’area- chiediamo al responsabile unico, il sindaco di Manfredonia Paolo Campo, di avviare le procedure per la revoca del finanziamento pubblico”. Per lunedì 16, intanto, la FIOM CGIL ha organizzato alla R.E.I. un’assemblea dei lavoratori.

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