Le segreterie confederali CGIL CISL e UIL di Foggia si sono fatte promotrici di un incontro tenutosi il 14 maggio in Prefettura, con le rispettive categorie del settore agroindustria FLAI, FAI, UILA e le associazioni datoriali del settore agricolo.
 
Tema dell’incontro le iniziative da mettere in campo per contrastare il grave problema del lavoro nero e irregolare e il grave e persistente sfruttamento dei lavoratori immigrati impiegati in agricoltura.
 
L’allarme ripetutamente da tempo espresso – e ribadito nel corso dell’incontro dalle OOSS – riguarda le forti criticità che da tempo emergono in questo settore nelle campagne di Capitanata che, se non adeguatamente e urgentemente affrontate, possono ulteriormente accentuarsi e sfociare in nuovi episodi di grave sfruttamento e negazione dei diritti umani.
 
Tali preoccupazioni sono aggravate dagli ultimi episodi verificatisi in provincia, episodi che rappresentano un segnale inequivocabile di come la illegalità sia ancora purtroppo molto diffusa. Situazione che penalizza anche le aziende sane che sono evidentemente discriminate da chi vuole competere attraverso l’ abbattimento di diritti e tutele.
 
Allo stesso tempo si ravvisa la necessità, per altro già segnalata in altro tavolo in Prefettura, che le operazioni di rilascio dei permessi per lavoro stagionale siano velocizzate non potendosi consentire che giungano a fine campagna di raccolta esponendo i lavoratori a pesanti rischi e le aziende ad irregolarità in conseguenza delle lentezze burocratiche e soprattutto a causa di norme nazionali che, anziché aiutare la soluzione delle difficoltà con misure idonee all’accoglienza e all’integrazione, aggravano ulteriormente le situazioni.
  
Le organizzazioni sindacali hanno inoltre ribadito con forza la necessità di controlli costanti e mirati da parte dell’ ispettorato del lavoro e delle forze di polizia ma anche, considerata la dimensione non controllabile dei flussi e l’estensione del territorio, di interventi strategici capaci di invertire la situazione in modo più strutturale e non a seguito di emergenze.
 
In particolare: l’adozione degli indici di congruità per determinare la dimensione del lavoro in rapporto all’ampiezza dei terreni coltivati e alla tipologia di coltura; la possibilità di collocare presso strutture protette quali gli alberghi diffusi, sportelli per l’ incontro domanda/offerta, la segnalazione al governo centrale delle forti criticità rappresentate dal sistema delle quote e, inoltre, la piena funzionalità della importante Legge regionale n. 28/06 “Disciplina in materia di contrasto al lavoro non regolare”.
 
A tale proposito si chiede che le risorse previste dalla succitata legge regionale per il potenziamento dell’ attività ispettiva siano utilizzate al più presto per garantire la piena funzionalità dell’ attività stessa attraverso un efficace piano operativo. Per tutte le iniziative da realizzare la Prefettura riveste un ruolo fondamentale di coordinamento che le organizzazioni sindacali chiedono sia ulteriormente rafforzato.
 
Infine le organizzazioni sindacali ribadiscono la contrarietà a qualsiasi deroga rispetto all’ obbligo di comunicazione preventiva di assunzione di lavoratori, la qual cosa darebbe luogo a possibili abusi e illegalità.

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