“L’idea che il prossimo dodici settembre venga annunciato il candidato del Popolo delle Libertà per le regionali pugliesi mi sembra temeraria e infondata, specie se la si collega alla visita a Bari del presidente del Consiglio, che conserverà, come ha sempre fatto, un rigoroso profilo istituzionale”. A dichiararlo è Salvatore Tatarella, europarlamentare pugliese del Pdl, che aggiunge:
“Il nome del candidato presidente scaturirà da un processo di confronto politico, che il Pdl avrà con le forze a lui più vicine ed omogenee, a cominciare dall’Udc per finire alla Destra. L’idea di partire da soli e chiedere agli altri di seguire a mo’ d’intendenza è già stata praticata alle amministrative, e non mi pare abbia funzionato granché. Noi dobbiamo garantire alla Puglia” conclude Tatarella “un deciso cambio di pagina rispetto alle presenti brutture; non lo faremo coltivando il mito dell’autosufficienza del Pdl, ma costruendo, come è nelle tradizioni del centrodestra pugliese, una larga alleanza. Il candidato presidente sarà il naturale interprete di quest’intesa; dovrà quindi seguirla, non precederla.”

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