Una struttura residenziale di tipo familiare, che accoglierà fino a dodici utenti dai 12 ai 18 anni con situazioni di disagio psico-sociale. Domani (venerdì 16 aprile) ad Apricena apre “Oliver Twist”, comunità educativa per l’assistenza e l’inserimento dei minori. Voluta dall’Associazione “Saman”, in collaborazione con il Comune di Apricena, “Oliver Twist” prevede percorsi personalizzati, un’equipe di specialisti, attività scolastiche e formative, stretta collaborazione con enti locali. Il programma dell’inaugurazione (ore 17, corso Garibaldi). Saluti: Vito Zuccarino, Sindaco di Apricena; Concetta Pennelli, Assessore Comunale Politiche Educative; Marianna Bocola, Presidente coordinamento Istituzionale Alto Tavoliere; Nadia Francesca Pennacchia, Presidente Cooperativa sociale “L’Isola Felice”; Piero Sansò, Centro Giustizia Minorile di Bari; Pino Tucci, Ufficio Servizio Sociale Minorenni di Foggia. Intervengono: Sabina Carulli, Responsabile Comunità Minori Apricena; Achille Saletti, Presidente “Saman”. Alle ore 18 ci sarà il “brindisi di inaugurazione”.

“Oliver Twist”, struttura di 225 mq sorge in via Murge 7, è organizzata in spazi differenziati e ogni area è realizzata per rispondere ai diversi bisogni degli ospiti. L’equipe di specialisti, composta da un responsabile, un gruppo di sei educatori, uno psicologo e la supervisione di Luigi Cancrini, ha il compito di ricostruire un ambiente familiare dove sviluppare un’attività educativa specifica per ogni singolo utente. Una volta superata la fase dell’accoglienza, il lavoro degli operatori si focalizza sull’inserimento del minore nel contesto comunitario e in quello territoriale. In stretta collaborazione con gli enti competenti sarà realizzata per ogni ospite una programmazione individualizzata. Le attività quotidiane prevedono laboratori creativi, iniziative ricreative e di animazione, interventi di sostegno scolastico, piani di orientamento e formazione rispetto al mondo del lavoro, proposte di inserimento sociale; previste visite esterne con la compresenza di educatori e/o volontari. «Si tratta di una comunità educativa all’avanguardia – spiega Saletti – che intende sperimentare interventi specifici e innovativi per la prevenzione del disagio giovanile nella fase dell’adolescenza con particolare attenzione riservata a minori immigrati e a quelli provenienti dall’area penale». “Saman”, Associazione laica no profit, è presente su tutto il territorio nazionale e opera nel settore della prevenzione, del recupero e del reinserimento socio-lavorativo di soggetti tossicodipendenti, farmacodipendenti, alcooldipendenti e in situazioni di grave marginalità sociale.

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