La crisi finanziaria e la manovra del governo  mette in ginocchio le imprese agricole già provate dall’aumento dei prezzi e dei costi, dal mancato pagamento dei prodotti conferiti alle industrie, dai ritardi nell’erogazione dei pagamenti Agea.

L’erogazione del credito è del tutto scomparso è ciò non consente a molte aziende di avviare la nuova annata agraria. Anche le strutture connesse all’agricoltura soffrono il peso di una carenza di liquidità determinata dalla chiusura feroce del sistema bancario.

La  Cia   fa appello alle forze politiche e alle istituzioni perché si aprano spiragli  per dare respiro  a quanti rischiano di abbandonare del tutto i campi.

Nei prossimi giorni incontreremo i parlamentari della Capitanata perchè insieme si intervenga per modificare la manovra del governo su le grandi emergenze : l’Imu sui fabbricati rurali, la rivalutazione degli estimi catastali sui terreni agricoli e il rincaro del gasolio.

Il senso di responsabilità del mondo agricolo deve consentire l’apertura di un confronto vero in parlamento che consenta la modifica di provvedimenti iniqui. Una azione adeguata va avviata anche dal sistema degli enti locali che devono intervenire nell’ambito delle proprie competenze per sostenere l’agricoltura della nostra provincia. Nei prossimi giorni la Cia di Foggia sarà impegnata in tutto il territorio per sensibilizzare i cittadini sui temi della crisi agricola. L’agricoltura della nostra provincia non è un problema settoriale ma riguarda il futuro delle nostre popolazioni.

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