Se fino a qualche anno fa, per curare una malattia si pensava subito a viaggi  dal sud verso grandi centri del nord Italia, oggi, avviene anche il contrario, grazie alla presenza di reparti di eccellenza di molti ospedali del Mezzogiorno. Tra questi la Struttura Complessa di Urologia dell’Ospedale Istituto di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico Casa Sollievo della Sofferenza, a San Giovanni Rotondo – Foggia, diretta dal professor Antonio Cisternino,  riconosciuta sul territorio nazionale come centro di eccellenza per il trattamento  risolutivo, grazie all’uso di  innovative tecniche chirurgiche mininvasive made in USA e garantite dall’FDA, dell’incontinenza urinaria femminile e maschile. Il disturbo con ansia, depressione e isolamento legati al  timore di fughe improvvise di urina incide pesantemente  sulla qualità della vita e solo  una minoranza di malati, vincendo  vergogna  e imbarazzo  si rivolge all’urologo mentre gli altri si rassegnano ai pannoloni – 300 milioni di euro l’anno  che gravano sul nostro Sistema Sanitario Nazionale. L’Urologia della Casa Sollievo della Sofferenza è tra i primi Centri Italiani ad effettuare Advance – questo il nome della metodica americana giunta da oltre un anno anche in Italia –  che risolve in un giorno in day hospital e in anestesia locale l’incontinenza urinaria da sforzo maschile conseguente all’ asportazione chirurgica della prostata – prostatectomia –  per tumore prostatico (nel nostro Paese la neoplasia è in continuo aumento con 43 mila nuovi casi l’anno) che colpisce circa 3 milioni di italiani over 50 anni. “Le tecniche chirurgiche del passato invasive , complesse e con scarsi risultati” , spiega il professor Antonio Cisternino  ,  “hanno spinto la ricerca a trovare nuove soluzioni efficaci come Advance che si avvale di una retina di polipropilene (particolare materiale biocompatibile) che riposiziona l’uretra ,dislocata dall’intervento sulla prostata, nella  sua sede  anatomica naturale ristabilendo la normale continenza. Impiegata con successo negli States e in Europa su circa 20 mila pazienti è disponibile oltre alla Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo  in altri centri ospedalieri italiani a totale carico del SSN e cioè gratis per il paziente. Per i casi più gravi l’hight  tech entra in sala operatoria con  lo sfintere artificiale  AMS 800  indicato quando per danni o lesioni allo sfintere urinario, l’uretra non si chiude più  e causa continue perdite di urina . Il dispositivo ripristina  la normale funzionalità dello sfintere e  la continenza – con l’impianto ,in anestesia spinale, di una cuffia intorno all’uretra collegata ad un palloncino e una pompetta posta all’interno dello scroto che il paziente preme quando avverte lo stimolo a urinare”.Il trattamento, risultato della più avanzata tecnologia, – più di 100.000 impianti nel mondo, 25 anni di continue innovazioni –  ha dimostrato secondo numerosi studi sicurezza ed efficacia con un miglioramento della continenza superiore al 90%. “L’impianto dello sfintere artificiale”, precisa l’urologo pugliese , “richiede molta esperienza e abilità per cui si effettua in centri altamente specializzati, inoltre sono poche le strutture ospedaliere in Italia che adottano questa tecnica perché i DRG, che variano da regione in regione, prevedono rimborsi economici per gli ospedali insufficienti a coprire i costi dello sfintere,  fortunatamente la regione Puglia che è molto sensibile al problema incontinenza urinaria eroga rimborsi adeguati. L’ incontinenza urinaria da sforzo  (IUS) si manifesta a seguito  di un piccolo sforzo  come  tossire , sollevare una borsa da sempre appannaggio al femminile ,colpisce ora sempre di più l’uomo ed è causata dall’indebolimento – che spesso si verifica dopo interventi alla prostata (ipertrofia prostatica benigna  o prostatectomia per tumore prostatico )  dello sfintere dell’uretra – muscolo a forma di anello che funziona da “rubinetto ” rilasciandosi  per la minzione e contraendosi per  trattenere le urine . Le soluzioni per la  donna.  “Collaudate tecniche chirurgiche mininvasive – che si chiamano Monarc e Miniarc”, prosegue il professor Cisternino ,  “risolvono definitivamente l’incontinenza urinaria  da sforzo femminile che affigge in Italia oltre 5 mila donne dai 30 anni in su,  e si basano sempre su una sling (retina di polipropilene) che viene posta come un’amaca sotto l’uretra ripristinando il suo corretto funzionamento. I vantaggi rispetto ai “vecchi” interventi invasivi, come la colposospensione che richiedeva un incisione addominale, anestesia generale, ricovero in ospedale e circa un mese di convalescenza, sono l’efficacia dell’90%, la brevità degli interventi -circa 30- 40 minuti – che si effettuano in day hospital con anestesia locoregionale  o spinale  e del  recupero con ritorno alle normali attività in brevissimo tempo – una settimana – (8mila interventi in Italia  e oltre 450mila nel mondo).  L’incontinenza urinaria da sforzo nella donna  è causata principalmente dalle gravidanze e parti – il 50 % delle donne riporta un danno pelvico già al primo parto – altre cause sono menopausa , prolasso genitale, età, tosse cronica, stipsi, attività pesanti e sportive ed esiti di chirurgia pelvica”. Presso l’Urologia del Sollievo della Sofferenza   e’ attivo anche il servizio di Riabilitazione perineale  maschile e femminile . “Le attuali linee-guida dell’International Continence Society”, dice il professore Cisternino , “indicano  la riabilitazione perineale come prima misura terapeutica per l’ incontinenza urinaria. La ginnastica del perineo  che si basa su esercizi di contrazione volontaria ripetuta dei muscoli del pavimento pelvico non  risolvere i casi difficili , ma associata a farmaci specifici  e alla chirurgia raggiunge ottimi risultati .Soprattutto nelle donne la prima arma per combattere l’incontinenza urinaria e’ la ginnastica ‘ad hoc’. ”Rieducativa quando il problema e’ gia’ presente, ma anche preventiva-  semplici esercizi uniti a raccomandazioni sulla corretta dinamica minzionale andrebbero tramandati da madre a figlia.” La Struttura Complessa di Urologia dell’Ospedale Istituto di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico Casa Sollievo della Sofferenza a San Giovanni Rotondo – Foggia  diretta dal professor Antonio Cisternino, con oltre 4 – 5 mila  interventi di urologia  e 20 mila  visite l’anno,  50 posti letto è tra i centri italiani  di eccellenza non solo per il trattamento dell’incontinenza urinaria ma anche per la diagnosi e la cura dei tumori dell’apparato urinario  e genitale. Il centro è anche specializzato nella ricostruzione della vescica dopo la sua asportazione per neoplasia che evita al paziente il dramma della sacca esterna di raccolta dell’urina  .  Motivi di orgoglio regionale e nazionale, visto che raccoglie un bacino di utenza che conta, oltre alla Puglia, Abruzzo, Molise, Campania, Lazio, Basilicata, Calabria,Sicilia  e perfino alcune province del Nord .Tutte le tecniche presentate , in uso in vari centri ospedalieri del nostro Paese , sono a totale carico del Sistema Sanitario Nazionale e cioè gratuite per il paziente.

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