Arrivano le precisazioni del Sindaco di Apricena, Vito Zuccarino, in merito allo spostamento della sede del Consiglio Comunale da “Palazzo Lombardi” al Centro sociale femminile “Punto Donna”. Una presa di posizione all’indomani dell’attacco da parte dei Consiglieri d’opposizione. «Il Presidente del Consiglio Comunale, Pasquale D’Avena, – spiega il primo cittadino – e i Consiglieri di maggioranza avendo verificato la sera del 6 ottobre u.s. che la delibera di Giunta n. 251 non era stata pubblicata, hanno avuto la sensibilità politica e istituzionale di rinviare ad altra data la riunione del Consiglio Comunale. Lo spostamento della sede è giustificato dalla scelta di questa Amministrazione, ampiamente spiegata ai Consiglieri di opposizione, di voler spostare la medesima, definitivamente, dalla Sala del primo piano di “Palazzo Lombardi” e di utilizzare quello spazio per un necessario ampliamento degli uffici comunali, sia per dare maggiore spazio ad alcuni dipendenti che hanno uffici di meno di 10 mq o che operano in 3 in uffici di modeste dimensioni, sia per dare uno spazio adeguato agli Amministratori, che ad oggi non ne dispongono di alcuno ad eccezione di me».
Un trasferimento, temporaneo, dettato, dunque, dall’esigenza di non differire oltre il succitato ampliamento degli uffici, in attesa della definitiva sistemazione del Consiglio in una nuova Sala, rinnovata anche negli arredi e negli impianti, che avverrà al termine dei lavori di ristrutturazione di “Palazzo Paolicelli”, dove saranno effettuate una serie di ricollocazioni di uffici e servizi comunali. «Mi astengo dal fare considerazioni sulle motivazioni – continua il Sindaco – e gli appellativi espressi dai Consiglieri di opposizione sulla presunta inadeguatezza dell’attuale sede “Punto Donna” ad ospitare il Consiglio Comunale, in quanto trattasi di locale storico facente parte del “Palazzo Baronale”, simbolo di Apricena. Un ampio spazio di aggregazione delle donne, ubicato al centro della città, una struttura che con una “esemplare coerenza” gli stessi Consiglieri di opposizione ci richiedono per ospitare loro iniziative. Trovo, infine, semplicemente parossistico e grottesco considerare e agitare questa vicenda come un caso di abuso di potere o di violazione della legalità e della democrazia».
Della questione è stato informato anche il Prefetto di Foggia, Antonio Nunziante.

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