FOGGIA – Foggia avrà la sua casa di riposo per anziani a cinque stelle. Il 22 ottobre alle ore 10, alla presenza del presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, dell’assessore al Welfare Elena Gentile e del sindaco Gianni Mongelli, è fissata la posa della prima pietra di “Oasi Bianca”, il centro per anziani dell’Azienda Pubblica di servizi alla Persona “Marchese F. De Piccolellis”. La struttura sorgerà alle porte della città, sul terreno antistante l’Ipercoop, ex sede dell’istituto magistrale “Caggese”. La formula è quella di un vero e proprio villaggio turistico per anziani, con camere lussuose e dotate di tutti i confort. L’Oasi Bianca ospiterà 30 anziani autosufficienti, sei dei quali scelti dal Comune tra quelli maggiormente bisognosi. Il progetto, per tre milioni e 700 mila euro, prevede anche la trasformazione dei locali che ospitavano l’istituto scolastico in due strutture di accoglienza per persone non autosufficienti, dai 18 ai 65 anni in poi. L’intero complesso sarà gestito dall’ASP (Azienda per i Servizi alla Persona) che fa capo alla Fondazione “De Piccolellis”, guidata dal presidente Antonio Tulino. Lo staff è coordinato dalla direttrice Maria De Leo e dall’architetto Quirino Perfetto. La Fondazione De Piccolellis si è aggiudicata, come prima in tutte le graduatorie, tre importanti progetti da circa otto milioni di euro. Oltre all’Oasi Bianca, infatti, altre iniziative saranno realizzate a Borgo Mezzanome dove sorgerà un centro sociale per l’ippoterapia e per l’assistenza alla disabilità, alla rieducazione. Infine, la “De Piccolellis” ha previsto anche il restauro di una masseria del 1700 per adibirla a centro di recupero delle donne che hanno subito violenza. Sarà il secondo centro di questo tipo in Italia e l’unico nel meridione. “L’Oasi Bianca – commenta il presidente Antonio Tulino – è il fiore all’occhiello dell’Azienda Pubblica De Piccolellis. Qui creeremo un vero e proprio villaggio turistico per i nostri ospiti a cui offriremo, non solo assistenza di altissimo livello, ma la possibilità di praticare attività culturali, sociali, sportive, didattiche. Perché a 65 anni – ha concluso Tulino – la vita riserva ancora tante sorprese”.

Per altre info: www.depiccolellis.it

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