“Apprendo, da alcune anticipazioni giornalistiche, di un piano che sarebbe stato elaborato dall’assessorato regionale alle politiche della salute, che prevede numerosi tagli di ospedali. Ritengo che prima di chiudere gli ospedali si faccia un accurato controllo su come sono spesi i soldi riducendo al massimo gli sprechi e intervenendo sulla trasparenza di appalti e forniture”. Lo afferma il consigliere regionale del Partito Democratico, Dino Marino.
“ Il taglio di 24 ospedali pubblici, tra cui quelli di San Marco in Lamis e Torremaggiore – dice – è un provvedimento che desta estrema preoccupazione nei cittadini pugliesi. Certamente i drastici tagli del Governo centrale agli enti locali, rendono necessaria una razionalizzazione dei costi, ma non possiamo pensare di tagliare servizi fondamentali come quelli legati alla salute, solo per quadrare i conti. Le politiche della salute devono essere condivise nella maggioranza” .
“ Non possiamo somministrare la stessa medicina di Fitto – sostiene l’esponente Pd  – se si chiude un ospedale, cosa ci mettiamo al suo posto per garantire ai cittadini pugliesi il diritto alla salute? Sono convinto che prima di chiudere c’è bisogno di garantire risorse umane e finanziarie per la medicina del territorio”. 
“In alcuni casi i Pal, Piani di attuazione locali, hanno previsto la trasformazione di alcuni stabilimenti ospedalieri, con strutture di riabilitazione e servizi territoriali – spiega il consigliere regionale – partiamo da lì, da una programmazione condivisa con i territori. Infine non si capisce perché il piano di accorpamento di alcuni ospedali attraverso l’utilizzo del progetto di finanza, messo a punto già dal 2006, è rimasto chiuso in qualche cassetto”.
“L’accorpamento di alcuni ospedali come quelli di Andria e di Canosa, di Trani e di Bisceglie, di Conversano e di Monopoli – conclude Marino – farebbe eliminare circa 1000 posti letto ottenendo, con il consenso della popolazione, strutture ospedaliere altamente high tech”

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