"La lunga e feconda esperienza dell\’UDC in alleanza con il centrodestra si è conclusa poco prima delle ultime elezioni politiche, in ragione della scelta improvvisa di Berlusconi e Fini di sciogliere i rispettivi partiti per formare l\’indistinto contenitore denominato Popolo delle Libertà. L\’UDC ha voluto resistere all\’ingiustificata ed inammissibile imposizione dello scioglimento, pagando un prezzo altissimo, per salvare un\’identità ed una storia politico-culturale che ha contribuito decisamente allo sviluppo ed alla ricchezza del nostro Paese. In alleanza con l\’UDC il governo di centrodestra sarebbe stato più forte ed equilibrato, rappresentando appieno i cittadini italiani e le varie componenti territoriali, in special modo del Mezzogiorno. Oggi l\’UDC svolge a livello nazionale un\’opposizione consapevole e costruttiva al Governo Berlusconi: ferma sulle questioni che attentano alla democrazia, ma aperta a tutti i provvedimenti condivisi per lo sviluppo del Paese. All\’area di centrodestra  l\’UDC guarda, ovviamente, con molta attenzione in vista delle alleanze che impegnano i rispettivi schieramenti nelle prossime importanti tornate elettorali amministrative". Lo ha dichiarato il segretario regionale dell\’UDC di Puglia, on. Angelo Sanza.
"Tutto ruota intorno ai progetti che si vorranno costruire – aggiunge l\’on. Sanza – perchè l\’UDC è pronta per le alleanze, a patto che si discuta innanzitutto dei programmi e dei problemi da risolvere nelle differenti realtà locali che si vorrà andare insieme a governare”.
“Certo non può non esternarsi la preoccupazione  – conclude Sanza – che deriva dal tentativo del centrodestra di modificare unilateralmente la legge elettorale alle prossime elezioni europee, togliendo le  preferenze ed introducendo le soglie di sbarramento al 5%. E\’ un atto bellicoso ed assai grave per la democrazia di questo Paese, che mina le possibilità di un concreto riavvicinamento con il centrodestra. Non vi sono ragioni per modificare il sistema proporzionale di elezione dei parlamentari europei con l\’introduzione di soglie di sbarramento, poichè non sussistono presunte ragioni di governabilità da garantire. In molti paesi d\’Europa la competizione europea consente la rappresentanza in Parlamento a partiti e schieramenti che non trovano accesso nei rispettivi parlamenti nazionali, garantendo così rappresentanza ad etnie, gruppi e culture presenti nei rispettivi Paesi. Vi è una cultura democratica in Europa che l\’annichilimento in atto, perpetrato dalle oligarchie dei partiti italiani, sta cercando di distruggere. La battaglia sulle preferenze, pertanto, è una battaglia per la democrazia, ed è una battaglia in favore dei cittadini e degli elettori non solo dell\’UdC ma dello stesso Popolo delle Libertà a cui intendiamo restituire, anche con il loro aiuto, la possibilità di scelta dei propri rappresentanti".
 
 
                                                              

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