“Il Governo annuncia formalmente che a Borgo Mezzanone saranno presto ospitati stabilmente 1.500 immigrati, ma non prevede l’attivazione di un posto fisso di pubblica sicurezza”. E’ la sintesi della risposta fornita dal sottosegretario del Ministro dell’Interno, on. Alfredo Mantovano, all’interrogazione con cui l’on. Michele Bordo (PD) ha chiesto un intervento straordinario dello Stato per garantire “l’ordine e la pacifica convivenza tra gli abitanti della borgata e i cittadini stranieri”.
L’unica novità emersa dalla relazione in Commissione Affari Costituzionali del sottosegretario è la “redazione di un progetto per la rimodulazione del centro, con la realizzazione di strutture fisse per 1.000 posti, in sostituzione delle tende attualmente esistenti”. La popolazione stabile del Centro di Accoglienza (CDA) e del Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo (CARA), dunque, passerà dagli attuali 540 a 1.540: “Quasi il doppio dei residenti della borgata – sottolinea Bordo – e toccherà al Commissariato di P. S. di Manfredonia, già in affanno per carenza di uomini e risorse, occuparsi anche degli inevitabili problemi, evidenziati dallo stesso sottosegretario, connessi alla coabitazione di 35 etnie diverse”.
Niente posto fisso di pubblica sicurezza, dunque, e “nessuna informazione sull’eventuale prosecuzione del servizio di pattugliamento mobile, attivato dopo la maxi rissa del 3 settembre e in scadenza il prossimo 31 ottobre”.
Anche in ragione dell’annunciato incremento degli ospiti dei centri di Mezzanone, “auspichiamo l’attenzione del Governo e del Parlamento rispetto alla richiesta di costituzione di un fondo, finanziato con 2 milioni l’anno, a vantaggio dei Comuni in cui sorgono i CARA – continua Michele Bordo – destinato a garantire adeguati livelli di sicurezza e favorire l’adozione di idonee misure di assistenza, mediazione e integrazione, che i parlamentari del PD di Capitanata avanzeranno in sede di conversione del decreto legge che autorizza la costruzione di nuove strutture di accoglienza. Potrebbe essere l’occasione buona per offrire una risposta meno burocratica e più attenta ai bisogni emergenti della comunità di Borgo Mezzanone”.

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