Il 12 e il 13 novembre scorsi si è tenuta, a Torremaggiore, una intensa due giorni dedicata al vino novello e all’olio extravergine d’Oliva di “Peranzana” (Provenzale).

Momento centrale della due giorni è stato sicuramente il convegno, tenutosi al Castello De Sangro, dedicato a vino e olio nel quale si è posto l’accento sulle varie produzioni di vitigni locali e di cultivar olivicole, ma soprattutto sulla valorizzazione commerciale di questi prodotti e della storia e delle tradizioni delle aree di loro provenienza. L’Assessore all’agricoltura della città, Antonello Coletta, ha posto l’accento su quanto sia importante dare valore a vitigni quali il bombino e come sia importante cominciare a pensare a creare nell’Alto Tavoliere un distretto della spumantizzazione forti della grande esperienza e del grande successo commerciale ottenuto fino ad oggi dalle Cantine D’Araprì di San Severo che, come ha dichiarato durante i lavori anche il Dott. Girolamo D’Amico, direttore tecnico delle stesse cantine, sono disponibili a collaborare e a creare tale distretto. Anche le cantine Fortore sarebbero d’accordo a intraprendere una produzione di spumante e questo, ovviamente, darebbe forza al nascente distretto dello spumante e in particolare alla produzione vitivinicola di Torremaggiore.

Nota particolarmente dolente è venuta fuori durante il convegno dalla situazione del mercato dell’Olio extravergine d’Oliva di Peranzana, che, sia pure caratterizzata da una qualità eccelsa, non trova riscontri di prezzo sul mercato che ne valorizzino tali caratteristiche. Sempre più le aziende agricole e i produttori, chiudono le annate in pareggio se non in perdita.

Allora, come ha fatto notare il Dott. Mauro Meloni direttore del Consorzio Garanzia dell’Olio Extravergine d’Oliva di Qualità,  c’è bisogno di agire su diversi versanti e in particolare c’è bisogno di lavorare affinché vi sia un rapporto di convenienza nella raccolta delle olive e un rapporto congruo tra quello che è il prezzo delle olive e successivamente del prezzo dell’olio sul mercato agendo anche sul versante dell’ottimizzazione dei costi. A questo proposito il Dott. Elia Fiorillo, presidente dello stesso Consorzio, ha ribadito con forza l’importanza del ruolo delle organizzazioni di produttori, delle cooperative, dei consorzi di tutela e valorizzazione dell’olio extravergine d’oliva. Solo un’azione efficace e la presenza di questi organismi può garantire, per il futuro, nella commercializzazione, risultati e remunerabilità.

Interessante anche, nella relazione dell’Assessore Coletta, il cenno fatto alla storia del territorio e al collegamento che c’è tra la produzione di Peranzana e la famiglia dei De Sangro che la introdusse sui propri terreni e al ruolo importante in tutto questo che ha avuto anche la Elisa Croghan grazie ai suggerimenti di suo padre noto botanico. Non sarebbe male valorizzare luoghi come il frantoio dei De Sangro anticamente posizionato negli scantinati del Castello Ducale. Insomma va realizzato quel connubio tra agricoltura e cultura che renderebbe forte e riconosciuto il marchio dei prodotti di questo territorio. Ad esempio, sempre l’assessore Coletta, ha proposto di valorizzare anche l’antica cultivar della “rotondella” chiamandola “Fiorentino” e collegandola quindi al luogo dove morì Federico II di Svevia, luogo conosciuto in tutta Europa.

Il 13, poi, si sono tenute le degustazioni di vino e dei piatti tipici nel centro storico, una manifestazione riuscitissima, anche grazie all’apporto delle associazioni di volontariato e del contributo fondamentale dell’ufficio agricoltura del comune.

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