“Ora che la dimensione della diffusione internazionale del coronavirus Covid-19 e la sua pericolosità sono meglio delineati, non posso nascondere una grandissima preoccupazione per la tenuta del sistema industriale dell’aerospazio sia in Italia sia nella nostra regione”, afferma Luigi Carrino, Presidente del Distretto Aerospaziale della Campania, DAC, commentando il cambiamento di scenario economico generato dalla necessità di contenimento della pandemia.

“Lo stop ai voli sta determinando situazioni di grave crisi in quasi tutte le compagnie aeree che, inevitabilmente, stanno rivedendo i loro programmi di ampiamento e rinnovo delle flotte di velivoli. Gli ordini vengono modificati e le commesse ridimensionate. A livello internazionale, la Boeing ha già interrotto alcune produzioni e altri stop vengono previsti a breve, man mano che il contagio si estende in Europa e nel mondo. Il lavoro nelle aziende dell’aerospazio al momento prosegue, soprattutto nei reparti di produzione, ma a ritmi ridotti. Una situazione particolare si segnala all’Avio Aero di Pomigliano d’Arco, che ha chiuso temporaneamente per il contagio di un suo dipendente. Un po’ dappertutto per le funzioni di tipo impiegatizio si è fatto, giustamente, ricorso, quasi totalmente, al telelavoro, con inevitabili riflessi sull’efficienza organizzativa. Questa situazione è destinata a peggiorare velocemente e temo che blocchi a lungo, anche una volta superata la crisi, il nostro settore, che è trainante per l’innovazione tecnologica, oltre ad essere quello che genera maggiore valore aggiunto e occupazione. Con i velivoli bloccati a terra si fermeranno anche molte delle operazioni di manutenzione, così come sarà rallentata la logistica industriale, tutte attività che in Campania vedono la presenza di aziende leader a livello internazionale. Anche l’industria dello spazio da segnali evidenti di difficoltà; ad esempio, i prossimi lanci in programma dalla base spaziale di Kourou, in Guyana Francese, a cui è interessata la nostra Avio Space, sono rinviati per una decisione diretta del Centre Spatial Guyanais e da Arianespace, a seguito delle comunicazioni del Governo francese volte a contrastare la diffusione del Covid-19. Perfino la NASA ha appena espresso preoccupazione per le prossime missioni di astronauti diretti sulla Stazione Spaziale Internazionale. In definitiva, sarà importante che questo settore venga sostenuto a livello nazionale e regionale affinché possa essere uno dei principali traini della rinascita economica post-coronavirus”.