Quarantuno lavoratori in nero, una discoteca non dichiarata nello studio di settore, biglietti omaggio venduti ai clienti e incassi non registrati. Questi i risultati dell’operazione congiunta effettuata, nella notte tra sabato 30 e domenica 31 luglio, da Agenzia delle Entrate e Siae in alcuni locali notturni della Puglia. I funzionari hanno bussato alla porta di otto esercizi dell’intrattenimento serale per verificare la corretta applicazione degli studi di settore, il rispetto delle norme sull’impiego di lavoratori e sul versamento dei diritti d’autore, la regolare emissione di scontrini e ricevute fiscali.

Cominciano le danze – L’operazione “Notte di mezz’estate”, scattata alle 21.30 di sabato e protrattasi fino alla chiusura dei locali, ha visto impegnati in un’azione coordinata 29 funzionari dell’Agenzia delle Entrate e 16 ispettori della Siae lungo le coste delle province di Bari, Barletta-Andria-Trani, Lecce, Brindisi e Taranto. La task-force ha rilevato l’incasso della serata di ciascun esercizio per poi confrontarlo con quanto registrato in analoghi periodi precedenti.

Le “dolenti note” – I controlli hanno portato a galla una serie di irregolarità. In particolare, un disco-pub sul litorale tra Bari e Barletta registrava, dopo mezzanotte, incassi tre volte superiori a quelli registrati prima dell’arrivo dei verificatori, e ancora uno stabilimento balneare dotato di ristorante aveva omesso di inserire la discoteca tra le attività svolte, rilevanti ai fini dello studio di settore, mentre in un’altra discoteca sono stati identificati ben diciotto lavoratori sommersi.

A Lecce, sono stati smascherati dieci lavoratori “in nero” impiegati in una discoteca con annesso ristorante, bar e camping.

Nel brindisino, il barista della discoteca lavorava in nero e gli incassi registrati alla presenza dei funzionari del Fisco risultavano pari al doppio della media giornaliera registrata nei giorni precedenti.

Sul fronte Siae, poi, alcune discoteche dichiaravano di organizzare serate con musica dal vivo, non soggette all’Imposta sugli Intrattenimenti (IsI), mentre in realtà si trattava di diffusione sonora gestita da un dj, con relativo obbligo di liquidazione e versamento dell’IsI applicata ai proventi dello spettacolo.

… e la buona notizia – Sul litorale tarantino, il nucleo di funzionari dell’Agenzia delle Entrate ha fatto visita ad una pizzeria con incassi correttamente registrati e senza alcuna anomalia nella gestione dell’attività.

“La naturale vocazione turistica della nostra regione merita di essere valorizzata nel rispetto della legalità – ha commentato Aldo Polito, direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate della Puglia, al termine dell’operazione – L’impegno dell’Agenzia è rivolto a contrastare l’evasione, affinché gli imprenditori corretti non soffrano la concorrenza sleale di chi si sottrae agli obblighi fiscali”

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