“Abbiamo promosso una giornata di cura per la città Unesco con la pulizia di una strada molto sporca, la strada provinciale che porta all’Abbazia di Santa Maria di Pulsano perché ‘Puliamo il Mondo’ è un’iniziativa di cura e di pulizia, un’azione allo stesso tempo concreta e simbolica. Ed è proprio questo il messaggio che Legambiente lancia, anche da Monte Sant’Angelo: abbiamo bisogno di città più pulite e vivibili” – dichiara Franco Salcuni, presidente del circolo Legambiente FestambienteSud e aggiunge – “In particolare, quella strada è vittima di una doppia azione dannosa: da parte dei cittadini che sembrano poco sensibili alla sua pulizia, e da parte delle istituzioni che da anni si rimpallano le responsabilità della mancanza di un servizio stabile di pulizia. Si tratta di fatti di una strada provinciale che oggi però si trova in una situazione di alta urbanizzazione per via delle scelte dell’amministrazione comunale di Monte Sant’Angelo. A questo punto ci chiediamo: a chi tocca pulire? Alla Provincia o al Comune? Nel dubbio, lo facciamo noi cittadini.”

“Puliamo il Mondo” sarà anche l’occasione per istituire un osservatorio permanente sui rifiuti:  “Dobbiamo tenere d’occhio la situazione rifiuti nella città Unesco perché crediamo che si possa fare molto meglio in una città che deve diventare una vetrina e un laboratorio di gestione sostenibile”  – conclude Salcuni.

“Puliamo il Mondo” è l’edizione italiana di “Clean Up the World”, il più grande appuntamento di volontariato ambientale del mondo. Dal 1993, Legambiente ha assunto il ruolo di comitato organizzatore in Italia ed è presente su tutto il territorio nazionale grazie all’instancabile lavoro di oltre 1000 gruppi di “volontari dell’ambiente”, che organizzano l’iniziativa a livello locale in collaborazione con associazioni, comitati e amministrazioni cittadine.

“Puliamo il mondo è come sempre un atto di protagonismo da parte dei cittadini italiani – ha dichiarato Rossella Muroni, direttrice generale di Legambiente -. Un modo per riprendersi il proprio territorio non rassegnandosi al degrado. E’ vero, le amministrazioni cittadine dovrebbero fare di più, ma gran parte della soluzione è nelle nostre mani: l’amore per le nostre città, per il nostro Paese, testimoniato da migliaia di volontari è anche una bella risposta e un potente antidoto contro la crisi sociale e l’individualismo dilagante. L’Italia vive un momento difficile ma sono tantissime le persone disponibili a rimboccarsi le maniche e a darsi da fare per rendere il nostro un paese più bello, più giusto, più pulito”.

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