Due assessori della vecchia giunta Vendola, sostituiti dal presidente della Regione Puglia alla fine di luglio, pur non formalmente indagati, sono coinvolti in un nuovo filone di indagine su un presunto intreccio tra corruzione in ambito sanitario e sesso.

I pm Roberto Rossi e Lorenzo Nicastro della Procura di Bari, che coordinano un\’inchiesta sugli accreditamenti sanitari delle cliniche private condotta dalla Guardia di Finanza, si sono imbattuti in alcune intercettazioni telefoniche in cui i due, allora esponenti della giunta, avrebbero esplicitamente chiesto all\’imprenditore Giampaolo Tarantini di procurargli non solo escort a pagamento ma anche donne, magari disoccupate e alla ricerca di un posto di lavoro, con cui intrattenere rapporti sessuali.
Si tratta dello stesso imprenditore del settore delle protesi indagato anche in altre inchieste sulla sanità regionale e per favoreggiamento della prostituzione in quella coordinata dal pm della Procura del capoluogo pugliese Giuseppe Scelsi.
Nell\’indagine di Rossi e Nicastro ci sono sei indagati per corruzione e falso. Una di queste donne, una avvocatessa salentina, grazie ai favori sessuali concessi, avrebbe ottenuto una consulenza. Tarantini, secondo l\’accusa, si offriva di aiutare i politici per ottenere tornaconti negli affari della sanità.

(da Capitanata.it – fonte Adnkronos)

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