Bari. – «Anziché ironizzare sulla familiarità di Legambiente con gli uffici comunali proponendo al presidente dell’associazione un incontro a due, il sindaco di Bari, Michele Emiliano, farebbe bene a raccogliere le diverse sollecitazioni che nei giorni scorsi sono venute a seguito del parere favorevole al nuovo piano regolatore del porto vecchio e a convocare una assemblea pubblica con tutte le associazioni baresi, sullo stile dei forum che un tempo gli stavano metodologicamente a cuore, per progettare finalmente lo sviluppo della città». Lo dichiara l’eurodeputato di Futuro e libertà per l’Italia, Salvatore Tatarella.

«Se Italia nostra, l’Osservatorio metropolitano, l’Ande, AziendaBari e ora anche Legambiente esprimono riserve o addirittura “vive proteste” per quel voto del Consiglio comunale – spiega Tatarella – davanti a un così ampio fronte contrario, Emiliano dovrebbe indursi a pensare che è il caso di cominciare a coinvolgere la città, le sue associazioni, nel disegno del futuro di Bari». «Gli anni di Emiliano, come in verità anche l’ultimo periodo di Simone di Cagno Abbrescia – aggiunge – non hanno prodotto svolte significative: I problemi della città non hanno trovato, né idee, né soluzioni, è mancato un progetto complessivo della città e si è preferito rincorrere l’occasione, con tanta meridionale improvvisazione e con tanta triste mediocrità».

«È ora di mettere fine a tanta improvvisazione – conclude Tatarella – perché Bari merita di più, non solo per ciò che riguarda il porto turistico, ma anche per la Fiera, il teatro Petruzzelli, la ex caserma Rossani e tutti gli altri nodi irrisolti che si trascinano da troppo tempo».

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