Il Sindaco Antonio Potenza fa chiarezza su quanto si sta dicendo intorno alla mancata organizzazione della manifestazione “Suoni in Cava”. “Si tratta – spiega – di una kermesse organizzata ogni anno da un’associazione, che porta il nome di “Suoni in Cava”, che Il Comune ha sempre solo patrocinato”. “Per la scorsa edizione – sottolinea il Primo cittadino – sono stati spesi 150mila euro per 4 giorni di manifestazione, di cui 40mila a carico dell’Amministrazione”. “Soldi – aggiunge Potenza – di cui quest’anno le casse comunali non possono farsi carico, visto anche il buco di 2.5 milioni lasciato dalla passata Amministrazione”.

“Inoltre – prosegue Potenza – non vanno dimenticate le autorizzazioni che vanno rilasciate per organizzare manifestazioni particolari come questa. Certificazioni, mi preme sottolineare, che devono fornire gli uffici tecnici, non l’Amministrazione”. “Come Comune – rivela Potenza – avevamo provato a far organizzare la manifestazione dislocandola sia in Città che nelle cave, con la collaborazione del Conservatorio “Umberto Giordano” di Foggia, che ha declinato l’invito per problemi sorti con l’associazione”.

“Con la nostra scelta cerchiamo anche di venire incontro alle istanze dei commercianti, giustamente preoccupati dello spopolamento della città nei giorni della manifestazione”.

“Se vogliono – propone Potenza – possono organizzare la rassegna in paese con i 100mila euro che hanno a disposizione; non avranno problemi di autorizzazioni e l’appoggio dell’Amministrazione. D’altra parte l’Assessore alla Cultura Anna Maria Torelli, con il suo gruppo di lavoro, è riuscita a mettere in piedi un cartellone di 75 eventi, per “Apricena E’…State”, con 45mila euro”. “Un modo per mantenere viva la città per tutta l’estate, con tante associazioni a collaborare, venute sul Comune a proporre idee”.

“Prendiamo dunque atto, ancora una volta, del voler a tutti i costi strumentalizzare una vicenda per fare polemica. Ripetiamo – va avanti Potenza – che non è mai stato il Comune a organizzare “Suoni in cava”, ma un’associazione”. “Quindi – conclude Potenza – le diatribe le lasciamo alle opposizioni e proseguiamo il nostro lavoro per Apricena”.

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