Forte preoccupazione è espressa dalla FLAI CGIL di Capitanata per le indiscrezioni DI stampa che vorrebbero a capo del dicastero delle Politiche Agricole un ministro della Lega Nord. Già un esponente del partito di Bossi –leader dei Cobas del latte- ha avuto modo di esprimersi, a poche ore dalla chiusura delle urne, sulla sede italiana dell’Authority alimentare, sostenendo l’opportunità di trasferirla a Parma e dopo che tutti i soggetti sociali e istituzionali della Capitanata hanno sostenuto un’importante battaglia politica affinché fosse assegnata a Foggia.
Con una visione fortemente territoriale della politica qual è quella che caratterizza la Lega, sostiene la FLAI CGIL foggiana, la speranza è che non si debbano registrare disattenzioni o peggio penalizzazioni alla già difficile condizione che soffrono i lavoratori e il comparto agricolo nel Mezzogiorno d’Italia, che ha bisogno di un forte sostegno per l’innovazione delle produzioni e la valorizzazione dei suoi prodotti di qualità.
Sarà difficile, se è questa l’impostazione che caratterizzerà le politiche agricole del prossimo governo, trovare sostegno in sede ministeriale per una delle battaglie che la FLAI ritiene fondamentali, a difesa delle produzioni vitivinicole di qualità del nostro territorio, messe in discussione dalla riforma comunitaria che prevede l’estirpazione di circa 300mila ettari di vigneti in Italia, con una larga percentuale che si concentrerà in larga parte nelle regioni meridionali.
La FLAI CGIL respinge la messa in discussione della sede dell’Authority alimentare a Foggia e richiama tutti i soggetti che operano nel comparto agricolo a vigilare sui provvedimenti che dovessero penalizzare un settore che reclama sostegno, qualità, legalità.

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