Al fine di garantire adeguati livelli di sicurezza e favorire l’adozione di idonee misure di assistenza, mediazione e integrazione, presso il Ministero dell’Interno è istituito il Fondo per la sicurezza delle comunità che ospitano i Centri di Accoglienza per i Richiedenti Asilo politico (C.A.R.A.) e l’integrazione dei cittadini stranieri richiedenti asilo politico”. E’ l’articolo 1 della proosta di legge elaborata e presentata dall’on. Michele Bordo, deputato del Partito Democratico, per rispondere alle esigenze di Borgo Mezzanone e di tutte le “zone periferiche, borgate o aree rurali in cui queste strutture sono collocate, con un conseguente impatto demografico e sociale di grande rilievo – afferma l’esponente del PD – perché esercitato su comunità piccole e, normalmente, non dotate dei servizi minimi indispensabili per garantire sicurezza e integrazione”.
Per garantirli, il fabbisogno ipotizzato è di 1 milione di euro l’anno, da suddividere per ciascuno degli 8 centri che svolgono questa funzione (Caltanissetta, Contrada Pian del Lago – 96 posti; Crotone, località Sant’Anna 256 posti; Foggia, Borgo Mezzanone – 198 posti; Gorizia, Gradisca d’Isonzo – 150 posti; Milano, via Corelli  – 20 posti; Trapani, Salina Grande – 260 posti; Bari, Palese area aeroportuale – 744 posti; Siracusa, Cassabile – 200 posti); ma l’assegnazione dei fondi deve avvenire “proporzionalmente tra ciascuno dei C.A.R.A. in ragione del numero di cittadini stranieri richiedenti asilo politico effettivamente ospitati”. Una specificazione necessaria, giacché “a Borgo Mezzanone – sottolinea Bordo – i richiedenti asilo politico ospitati sono, ormai stabilmente, più di 1.000; quindi, il dato ministeriale è una pura finzione burocratica”.
La duplice finalità della proposta di legge – sicurezza e integrazione – si esplicita nella individuazione dei destinatari del fondo: “La quota assegnata a ciascuno dei C.A.R.A. è suddivisa in parti eguali tra la Prefettura competente per territorio, che provvederà all’organizzazione di servizi di tutela dell’ordine pubblico e la sicurezza, e il Comune competente per territorio, che provvederà alla strutturazione di servizi di assistenza, mediazione e integrazione”.
“Contemperare la sicurezza delle comunità che ospitano queste strutture e l’integrazione dei cittadini stranieri che vi soggiornano è la soluzione più razionale ad un problema di carattere epocale – afferma Michele Bordo – Al contrario, il Governo continua a perserverare nella sua errata, improduttiva e costosa politica di emarginazione sociale e civica degli immigrati; i cui effetti negativi sono scontati dai cittadini di Borgo Mezzanone e delle altre comunità cui è imposto di farsi carico della loro disperazione”.

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