\"\"Alle fine, intorno alle 11,45 di oggi, il Presidente della Repubblica Napolitano si è presentato ai giornalisti che affollavano il Quirinale e ha annunciato di aver sciolto entrambi i rami del Parlamento Italiano. Finisce così la quindicesima legislatura, la più breve per storia, la più discussa per popolarità e rissosità al suo interno.

Ha vinto quindi il partito del voto guidato da Silvio Berlusconi che ha fiutato sicuramente quella che potrebbe essere l\’aria della vittoria elettorale e ha tirato dritto verso l\’appuntamento con le urne nonostante le insistenze del Presidente del Senato Marini.
Ma chi ha vinto ? Forse nessuno e forse non ha ragione nessuno quando entrambi gli schieramenti si nascondono dietro la volontà popolare per giustificare la necessità di andare al voto, o viceversa, la necessità di non andarci per fare una legge elettorale. Sicuramente possiamo dire che ha vinto un tornaconto su un altro. Ha vinto cioè il tornaconto di chi vede a portata di mano la vittoria su quello di chi sapendosi, o ritenendosi sconfitto, voleva prolungare il più possibile l\’agonia di questa quindicesima legislatura.
Hanno perso i referendari che, dopo tutti gli sforzi, vedono il referendum sulla legge elettorale allontanarsi inesorabilmente verso il 2009 data nella quale presumibilmente il Parlamento avrà preso le contromisure per evitare la consultazione elettorale.
A questo punto cosa ci possiamo augurare ? Forse quello che qualcuno spera e cioè che si vada verso la terza Repubblica dove i partiti abbiano più senso dello Stato e dove il Partito Democratico finalmente punti ad alleanze su un programma coerente e nel quale la CDL punti a fare quello che ha promesso. Riaprire il dialogo subito dopo il voto sulle riforme.
Speriamo che questa terza repubblica ci porti verso un Paese nel quale nessuno, pur restando convinto delle proprie idee, debba disperarsi della vittoria dell\’altro. Un Paese cioè dove i due schieramenti lavorino, mediando tra i vari interessi, per raggiungere quell\’obiettivo sempre decantato e mai raggiunto o perseguito e cioè il bene di tutti non a discapito di qualcun\’altro.
Buon voto !
di Michele Dell\’Edera

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