«Se il progetto di Nicolas Sarkozy nel semestre di presidenza francese dell’Ue è l’Unione per il Mediterraneo la Puglia vuol raccogliere la sfida e farsi protagonista del dibattito e di proposta politica». Lo ha dichiarato Salvatore Tatarella, eurodeputato di An e organizzatore del seminario di studio del Gruppo parlamentare dell’Unione per l’Europa delle nazioni, cui aderisce Alleanza nazionale. La cinque-giorni sarà ospitata per la prima volta in Puglia, nei Comuni di Polignano a Mare, Conversano e Fasano a partire da lunedì 15.
Tanti i temi su cui si confronteranno gli oltre 40 eurodeputati di dieci nazioni diverse, dell’Uen, del Pse e del Ppe, i due ministri e i tre sottosegretari italiani invitati: «Dalla politica energetica alle infrastrutture allo sviluppo economico – ha rimarcato Roberta Angelilli, capodelegazione di An al Parlamento europeo – i principali argomenti dell’attuale confronto parlamentare in Europa saranno oggetto del seminario e in questo senso la scelta della Puglia non è casuale, ma rappresenta un segnale strategico importante». «Questa regione – ha aggiunto Angelilli – è geograficamente al centro dei 24 Paesi coinvolti nel progetto Upm che il presidente francese ha lanciato lo scorso 13 luglio: in una fase storica in cui il baricentro della politica si sposta dal centro-nord europeo verso il bacino del Mediterraneo, la Puglia ha la possibilità di conquistare un ruolo di primo piano». «Dopo secoli – ha incalzato Tatarella – il Mediterraneo torna a essere centro del mondo, e proprio dal centro del Mare nostrum che è la Puglia, il gruppo Uen vuol lanciare le proprie proposte e inviare il proprio contributo a Sarkozy». Anzitutto in materia di immigrazione.
«Nell’Uen – ha spiegato l’eurodeputata romana – abbiamo modo di rapportarci con Paesi quali l’Irlanda che gode di una immigrazione di qualità, prevalentemente intracomunitaria, e Spagna e Francia che come l’Italia subiscono il fenomeno degli ingressi illegali. È evidente che il problema non è della Puglia o di Lampedusa, ma richiede una strategia comune, euromediterranea», e sarà proprio dalla cornice del resort Borgobianco di Polignano «che faremo le nostre proposte in vista del Patto per l’immigrazione di cui si parlerà a dicembre».
Nutrito il carnet dei relatori: «Questi gruppi di studio – ricorda Tatarella – in genre sono iniziative essenzialmente interne. In questa occasione e per la prima volta, abbiamo deciso di allargare l’invito anche a esponenti della società civile pugliese, dal rettore dell’Università di Bari, Corrado Petrocelli, al presidente di Confindustria Bari, Alessandro Laterza, al presidente della Fiera del Levante, Cosimo Lacirignola». L’incontro forse più atteso è quello di lunedì pomeriggio, quando si confronteranno sul tema del federalismo, Mario Borghezio, deputato europeo della Lega Nord, e il ministro pugliese Raffaele Fitto, con la senatrice di An, Adriana Poli Bortone, e il sindaco di Brindisi, Domenico Mennitti. «Sui giornali si parla di un ipotetico incontro Bossi-Fitto in quel di Otranto – ha scherzato Tatarella – Borghezio però ha bruciato sul tempo il ministro per le Riforme venendo in Puglia prima di lui».
Alla conferenza stampa di presentazione dell’evento con Tatarella e Angelilli hanno partecipato Nino Marmo, consigliere regionale di An e tra i realtori del seminario («La presenza dell’Uen qui è segno che la destra pugliese è parte attiva del dibattito con programmi e idee») e i rappresentanti dei tre Comuni coinvolti nell’iniziativa.
Per il vicesegretario generale del Gruppo Uen, Eugenio Preta, «l’Europa va incontro ai Paesi membri cercando di agevolare la conoscenza delle proprie istituzioni da parte dei cittadini dell’Unione». È per questo che gli eurodeputati incontreranno le scuole dei tre paesi e anche il consiglio comunale di Fasano riunito – come ha annunciato il sindaco, Lello Di Bari – in seduta straordinaria per l’occasione».

Di admin