L’istituzione dell’Agenzia per la sicurezza alimentare a Foggia “fa emergere contraddizioni e malumori nella maggioranza di centrodestra, al punto da determinare una profonda spaccatura tra PdL e Lega, e provocare uno scivolone del Governo”. E’ il commento di Michele Bordo, deputato del PD eletto in Puglia, che ha presentato in Aula un ordine del giorno al decreto sulla competitività del sistema agroalimentare, approvato a maggioranza, e che “indica il termine di 30 giorni per l’adozione del decreto che renderà operativa l’Agenzia per la sicurezza alimentare nella città di Foggia, sbloccando i fondi stanziati dal Governo Prodi poco meno di un anno fa”.
Il ministro per le Politiche Agricole, Luca Zaia, “ha provato prima a fermarlo – ricostruisce Bordo – poi a derubricarlo a raccomandazione. Richieste, per quanto mi riguarda, assolutamente inaccettabili e irricevibili”. La reazione del deputato del PD è stata condivisa “dai colleghi pugliesi e meridionali del PdL, che voglio ringraziare, i quali hanno appoggiato l’ordine del giorno e rotto il fronte della maggioranza”.
“Ora è chiaro a tutti, al di là di ogni ragionevole dubbio, che la Lega era impegnata a bloccare la più che legittima aspirazione di Foggia e della Capitanata ad essere sede dell’Authority – continua Bordo – anche a costo di non dare attuazione ad una legge dello Stato.
Il risultato ottenuto oggi alla Camera, grazie alla sinergia con tanti deputati, anche della maggioranza, impone al Governo di cambiare atteggiamento e porre fine a questa commedia degli equivoci – conclude Michele Bordo – Adesso non ci sono più motivazioni e alibi per negare a Foggia e alla Capitanata quanto scritto a chiare lettere nella legge che istituisce l’Authority”.

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