Continua il trend positivo che, anche nel 2012, vede protagoniste le aziende associate Univendita (Unione italiana vendita diretta). I primi sei mesi dell’anno si sono chiusi con un aumento del fatturato del 3,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente assestandosi sui 558 milioni e 696mila euro: «La vendita diretta a domicilio si conferma la forma distributiva più dinamica nel nostro Paese e un settore capace di reagire e reggere a periodi difficili come quello che ormai da anni stiamo attraversando e che si fa sempre più fosco -commenta Luca Pozzoli, presidente di Univendita-. Le famiglie italiane stanno sempre più “tirando la cinghia”; lo dimostra il calo, brusco, dei consumi che, secondo i dati Istat, sono diminuiti del 3,5%, mentre le aziende associate Univendita continuano a far registrare una crescita soddisfacente».
Di fatto, sia il Pil sia i consumi, nel secondo trimestre dell’anno, sono calati rispettivamente dello 0,8% e del 3,5%. A pesare sull’economia è il crollo della spesa delle famiglie italiane che, nel secondo trimestre dell’anno, ha visto diminuire del 10,1% l’acquisto di beni durevoli, del 3,5% i beni di consumo e dell’1,1% l’acquisto di servizi: «Da un lato siamo orgogliosi di poter affermare di essere uno dei pochi settori economici che aiutano l’economia italiana a restare a galla -continua Pozzoli-, dall’altro ci troviamo di fronte alla dimostrazione che i prodotti e i servizi della vendita diretta a domicilio nascono per essere spiegati. Perché le famiglie italiane sanno benissimo, soprattutto adesso con il portafogli sempre più leggero, dove e come investire il proprio denaro. La vendita diretta a domicilio propone solo ed esclusivamente beni e servizi che si tramutano in un investimento sicuro».
Nel dettaglio, il comparto più dinamico è stato quello degli “alimentari e beni di consumo casa” che ha segnato un incremento del 3,6%, seguito dai beni durevoli casa (+3,4%). Segno positivo anche per “cosmesi e accessori moda” (+1,3%), mentre il settore “altri beni e servizi” ha avuto una flessione del 2,9%.
Sul fronte occupazionale, cresce il numero degli incaricati alla vendita che, nel primo semestre 2012, raggiungono quota 59.574, con un incremento del 3,7% rispetto allo stesso periodo del 2011. Da sottolineare la cospicua componente femminile, pari all’87,9% del totale degli incaricati delle aziende associate Univendita: «La vendita diretta a domicilio -conclude Pozzoli-, dimostra ancora di più di essere una valida risposta per chi ha interesse ad avviare un’attività autonoma, oppure desidera imparare una professione che servirà per il proprio futuro, oppure ancora vuole investire del tempo per incrementare il proprio reddito famigliare».

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