consumi_1Il reddito pro capite in Puglia si attesta a 13.676 €. Si nota quindi una crescita dello 0,8% sull’anno precedente, un dato di poco superiore alla media nazionale di 0,7%.

In crescita anche il reddito nelle singole province: Bari e Taranto sono le più ricche, rispettivamente con 13.911 € e 14.422 €. Foggia, invece, si classifica all’ultimo posto con un reddito pro capite di 12.676 €.

La spesa per i beni durevoli ha riportato un andamento positivo con un incremento dell’1,3%.

Quest’ultimo dato è stato trainato principalmente dal settore automobilistico (+3,8 per il nuovo e +3,6% per l’usato), e in misura minore, dai mobili (+0,6%).

Sono questi i principali risultati emersi oggi dalla presentazione della ventesima edizione dell’Osservatorio di Findomestic Banca sul consumo dei beni durevoli in Puglia, tenutasi oggi a Roma presso l’Hotel St. Regis.

Nel 2014 il reddito pro capite in Puglia è aumentato dello 0,8%, contro una media nazionale che si è fermata allo 0,7%.

La spesa complessiva per l’acquisto di beni durevoli in Puglia nel 2014 è stata pari a 2.362 milioni . L’aumento rispetto al 2013 è stato dello 0,8%.

I settori di spesa

  • Auto e MotoSalgono gli acquisti nel settore auto. Per le auto nuove la crescita rispetto all’anno scorso è del 3,8% per un controvalore di 477 milioni €. Il mercato dell’usato invece totalizza un +3,6% con 744 milioni € spesi. Diminuiscono invece i consumi per i motocicli per cui i pugliesi quest’anno hanno speso 27 milioni, lo 0,4% in meno.
  • MobiliIn leggera salita la spesa per i mobili che fa registrare un incremento dello 0,6% dei consumi per un ammontare complessivo di 608 milioni €.
  • ElettrodomesticiPer l’acquisto di elettrodomestici, i dati evidenziano una performance negativa dell’elettronica di consumo (-6,7%) per un livello di spesa pari a 161 milioni €. Più contenuta la contrazione per il comparto degli elettrodomestici grandi e piccoli (-0,1%), i cui volumi nel 2014 ammontano a 235 milioni €.
  • Prodotti InformaticiI prodotti informatici affrontano una diminuzione dei consumi del 4,9% che, in termini di volumi di consumo complessivo, si traducono in

Le province

A livello provinciale, il reddito pro capite è aumentato in tutte le province. Lecce e Taranto hanno mostrato lo scostamento più ampio (+1,0%). A Bari il reddito pro capite è cresciuto dello 0,8%.

 

Per l’acquisto di Mobili le famiglie pugliesi nel 2014 hanno speso complessivamente 608 milioni €. I volumi maggiori si sono registrati a Bari (236 milioni €, +0,5% rispetto al 2013), seguita da Lecce (121 milioni, +1,0%) e Foggia (105 milioni, -0,5%). Al quarto posto Taranto con 84 milioni (+1,7%); ultima Brindisi, con 62 milioni € e una flessione dello 0,9%.

 

Nel 2014 i dati sulle immatricolazioni di auto nuove sono stati positivi in tutte le province: a Lecce lo scostamento è stato il più ampio con un +5,7%; Foggia ha totalizzato un +4,1%, Taranto +3,5%, Bari +3,2% e Brindisi +1,9%. Anche il mercato dell’usato fa segnare tutti numeri positivi: Lecce +6,4%, Taranto +4,8%, Brindisi +2,9%, Bari +2,8%, Foggia +1,7%. Il comparto dei motocicli, vede in crescita Foggia (3 milioni €, +4,5%), Brindisi (2 milioni €, +2,8%) e Bari (12 milioni €, +1,9%) mentre con un andamento negativo Lecce (5 milioni€, -4,3%) e Taranto (3 milioni €, -8,1%).

 

I circa 235 milioni € investiti per l’acquisto di elettrodomestici grandi e piccoli si concentrano in buona misura nella provincia di Bari, dove si registra una spesa complessiva di 94 milioni. Seguono, a distanza, Lecce (47 milioni), Foggia (38 milioni) e Taranto (33 milioni). Chiude Brindisi, con 23 milioni €, un dato sostanzialmente in linea con l’anno precedente.

 

Per quanto riguarda l’acquisto di elettronica di consumo, si è registrato un balzo indietro nelle vendite in tutte le province. Anche per questo settore è Bari a guidare la classifica con 62 milioni(-7,2% rispetto al 2013), seguita da Lecce (33 milioni, -5,2%), Foggia (27 milioni, -8,8%) e Taranto (22 milioni, -4,9%). Chiude, con 17 milioni, Brindisi (-6,4%).

 

Il comparto informatica, riporta volumi in decrescita in tutte le province pugliesi, e ha fatto segnare consumi complessivi per circa 111 milioni € di cui 45 milioni a Bari (-5,0% sul 201). Seguono Lecce (21 milioni), Foggia (17 milioni), Taranto (16 milioni) e Brindisi (11 milioni).

 

 

Alcune tendenze che si riscontrano anche in Puglia

In occasione del trentesimo compleanno di Findomestic l’azienda ha analizzato e messo a confronto  comportamenti d’acquisto e valori dei 30enni di oggi e dei 30enni di 30 anni fa. Si tratta di due universi distanti e distinti: nati e cresciuti in una realtà in espansione, i sessantenni odierni aspiravano a diventare qualcuno, tramite percorsi di vita stabili e tappe pianificate. I giovani di oggi vivono in una condizione di costante cambiamento, senza possibilità e prospettive di sviluppo, respirano scetticismo, sono costretti a fenomeni di adattamento continui.  In questo contesto di precarietà si ampliano a dismisura le possibilità di scelta. Diventa premiante l’esperienza acquisita attraverso percorsi esplorativi, le scelte divengono instabili e fluttuanti. Quello che conta non ė più il possesso di un bene, ma l’esperienza che questo fornisce.  Il motto dei trentenni odierni potrebbe essere “scopro dunque esisto”, per i trentenni di allora era “solidi e sicuri”.

I giovani di oggi vedono le spese per trasporti incidere maggiormente sui loro budget, trent’anni fa era il mutuo. Seguono per i trentenni di oggi le spese per un eventuale mutuo o affitto e, quindi, quelle per il cellulare e le ricariche/internet.

Le priorità per i trentenni e i sessantenni sembrano non essere troppo diverse ma presentano alcuni significativi scostamenti: i giovani di oggi vedono come prioritaria la stabilità del posto di lavoro, seguita dalla famiglia e della salute. I 30enni degli anni ’80, invece, mettevano in testa la famiglia e appena sotto la stabilità del posto di lavoro e l’avere una casa di proprietà, bene sempre più inaccessibile per i giovani di oggi, scivolato al 4° posto nella classifica delle loro priorità.

I giovani di oggi cercano acquisti facili da fare, leggeri da mantenere e semplici da restituire e le formule di consumo che sono compatibili con questo tipo di fruizione sono le formule low cost, l’e  commerce, la sharing economy e il cloud shopping.

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