“Quattro giorni per vivere in teatro ‘I fatti e le emozioni di un’Italia che cambia’, come recita il titolo di questa settima edizione del festival. Storia e storie che ci ricordano, pur tra le miserie di un’Italia che annega nelle emergenze, che siamo ancora e sempre un grande Paese”. Così presenta la settima edizione l’ideatore e direttore del Teatro Civile Festival, Franco Salcuni, che aggiunge: “E’ il tentativo di offrirne un piccolo affresco tra passato e presente, delle vicende, dei volti, delle emozioni collettive e private, in cui non mancano alcuni omaggi a figure che hanno segnato la nostra storia recente: la partigiana napoletana, il vescovo della pace, il grande giornalista. Senza dimenticare i problemi, come la crisi economica e quella ambientale, simboleggiata dal caso Ilva”.

 

Il programma del Teatro Civile Festival è un’occasione per riflettere, ricco di eventi teatrali e incontri lungo l’arco del giorno. Tre le novità della settima edizione: matinée interamente dedicati ai ragazzi, con una rassegna di teatro dedicata ai più giovani e alle famiglie; una scuola di Paesologia con Franco Arminio; uno spazio off, dopo gli spettacoli della sera, per conoscere vini del territorio e leggere poesie e racconti con gli autori.

 

“In queste settimane di gravi tensioni, di conflitti e drammi sociali, quando sembra che si vada perdendo il senso unitario di un paese che unisce gli sforzi per risollevarsi e guarire le ferite delle disuguaglianze crescenti, della disoccupazione per giovani e meno giovani, dello svilimento del patrimonio più vero dell’Italia, tornare a produrre cultura e bellezza nei territori è una scelta doverosa – ha dichiarato il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza -, perché lascia aperta la porta alla partecipazione e alla riflessione collettiva per capire insieme che paese vogliamo. In questa direzione si muove la nuova edizione del Festival del Teatro Civile, per dare un messaggio costruttivo”.

 

Per Silvia Godelli, Assessore al Mediterraneo, Cultura e Turismo della Regione Puglia “il Teatro Civile Festival di Legambiente è ormai un appuntamento fisso della programmazione culturale e di spettacolo pugliese. Un festival impegnato che diverte facendo riflettere. La maniera giusta di fare cultura in un momento come questo, in cui dobbiamo ripensare molte cose nel nostro Paese per costruire un futuro diverso”.


"Per Legambiente proporre eventi culturali e festival è un modo diverso di fare ambientalismo. Da questo punto di vista le politiche regionali per la cultura e lo spettacolo rappresentano un elemento di vantaggio" – è il commento di Francesco Tarantini, Presidente di Legambiente Puglia.

“È con grande piacere che ospitiamo per il settimo anno consecutivo il Teatro Civile Festival di Legambiente. Per Monte Sant’Angelo rappresenta un grande momento di promozione, una grande vetrina, ma anche un’occasione per discutere di temi importanti attraverso il linguaggio dell’arte. Un grande evento culturale che ci permette anche di accogliere il numeroso pubblico che visiterà la nostra Città nel periodo natalizio” – dichiara Antonio di Iasio, Sindaco di Monte Sant’Angelo.

 

Per quanto riguarda la programmazione teatrale segnaliamo le numerose prime regionali e due novità teatrali assolute: il debutto di “Quel gran pezzo dell’Italia”, adattamento dell’opera di Edmondo Berselli nell’interpretazione di Giuseppe Cederna (co-produzione del Teatro Civile Festival), e l’anteprima nazionale di “1914-1918, la guerra degli ultimi” di Daniele Biacchessi, per ricordarci che l’anno prossimo è il centenario dallo scoppio della grande guerra.

 

Si inizia venerdì 27 dicembre con il teatro ragazzi: alle 10:45 Icircondati portano in scena “Diapason”. Alle 16.30 l’incontro “Itinerari culturali: Italia Bellezza Futuro”; alle 18.30 le Voci di Scampia, Vodisca Teatro, in “Lenuccia – una partigiana del Sud”; alle 20:45 Tiziano Turci in “Cronaca di una crisi annunciata – Reloaded”; alle 22:30 la presentazione del volume “I fuggiaschi”.

 

Il Teatro ragazzi apre anche la seconda giornata del Festival: sabato 28 infatti, alle 10:45 la Compagnia Burambò in “Secondo Pinocchio”; alle 16:30 l’incontro “itinerari culturali: Siti Unesco”; alle 18.30 Giancarlo Bloise in “CucinarRamingo. In capo al mondo”; alle 20.45 l’anteprima nazionale dello spettacolo “1914–1918, la guerra degli ultimi. Diario di un alpino” di Daniele Biacchessi/M. Priviero. Chiude Raffaele Niro, per la sezione Reading & Wine, con la presentazione del volume “I piedi al muro” (dedicato alle donne Saharawi).

 

Alle 10.45 di domenica 29 dicembre l’ultimo spettacolo della sezione teatro ragazzi: Lasorsa e Soriato portano in scena “La creazione delle storie”; alle 16:30 “Performance in un’installazione. Lucia Migliaccio” di Antonella Romano; alle 18.30 L’Eremita contemporaneo. MADE IN ILVA di Instabili Vaganti; alle 20:45 “Cantare all’amore” di La ballata dei Lenna; alle 22.30 l’incontro con Franco Arminio e la presentazione del volume “La punta del cuore”.

 

Lunedì 30 dicembre l’ultima giornata del festival dedicata a due grandi personalità: Edmondo Berselli e Don Tonino Bello. Si parte con Franco Arminio e il reading per ragazzi dal libro “Il topo sognatore e altre storie”; alle 16.30 il convegno su Edmondo Berselli alla presenza della la vedova del grande giornalista scomparso nel 2010; alle 18.30 Michele Lobaccaro dei Radiodervish porta in scena “Un’ala di riserva. Messa laica per Don Tonino Bello”. La settima edizione chiude il sipario con lo spettacolo di Giuseppe Cederna: “Quel gran pezzo dell’Italia (di Edmondo Berselli)”, coproduzione del Teatro Civile Festival

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