Si accende la focara di Novoli. Domani, alle ore 19,30 ritorna un rito antico, frutto della devozione a S. Antonio Abate e dell’attaccamento alle proprie radici. Il tutto tra la potenza dei riti religiosi del pomeriggio e lo spettacolo della serata, con il concerto di Roy Paci, Frank London e Boban Markovic con la sua Orkestrar, nell’ambito del progetto Factory.

Dopo mesi di lavoro e fatica anche quest’anno la fòcara è chiusa. Alle 17 e 28 minuti di ieri scroscianti applausi, il suono dei clacson e tanta emozione hanno salutato l’ultima fascina, che di mano in mano ha raggiunto i circa 23 metri d’altezza, terminando il suo lento incedere verso l’alto, nelle mani del maestro Renato De Luca. Per lui, storico costruttore, che la fòcara di Novoli la costruisce da ben 17 anni, il saluto della piazza ed il tributo di un’intera comunità, orgogliosa e felice per aver portato a termine anche per il 2008 un rituale di fede ed amore, che si perde nella notte dei tempi.
Soddisfatti, visibilmente emozionati e in trepidante attesa per l’accensione della loro “montagna” i componenti del Comitato Festa. Per tutti parlano i volti dei presidenti Toni Villani e Costantino Antonucci. “E’ una soddisfazione che non si può descrivere con le parole – dicono – Questo mastodontico monumento che nasce dalla terra, è il segno evidente della nostra devozione, dell’amore per il nostro protettore Sant’Antonio Abate e per la nostra piccola grande comunità. Un grazie di cuore a tutti i volontari ed a tutti i novolesi che ci hanno sostenuto ogni giorno: a tutti loro ed a tutti i nostri concittadini vicini e lontani il nostro pensiero e l’augurio di vivere al meglio la più grande festa dell’inverno salentino”.
Religiosità popolare, fede e devozione partono già dalla mattina, con le sante messe ogni ora. Quindi gli atti religiosi e liturgici del pomeriggio, che si aprono con la benedizione degli animali delle ore 15, cui seguirà la processione delle ore 15:30. Quindi spazio alla solenne celebrazione eucaristica, presieduta da Mons. Marcello Semeraro, vescovo di Albano, alla presenza dei tanti pellegrini, devoti e delle autorità locali.
Novità di quest’anno, il “Premio Focara – Cuccu d’argento”, riservato alle personalità, enti ed istituzioni che “con affettività ed impegno hanno sostenuto la valorizzazione e la tutela del patrimonio della cultura immateriale legata alle tradizioni popolari del Salento, favorendo e potenziando, con la diffusione della loro conoscenza, l’identità e le risorse umane e materiali del territorio”.
Quindi spazio alla musica, con “Il terrone, l’ebreo e lo zingaro”, evento speciale del festival Factory, un grande concerto con i più grandi classici della tradizione siciliana, melodie ebraiche dalla grande storia, rutilanti danze in levare dalla Serbia e composizioni ad hoc dei tre passeranno per il tritatutto sonoro della fanfara di Markovic, già al servizio di Goran Bregovic per i film di Kusturica.
La tromba calda, passionale, ironica e impegnata di Roy Paci si fonde con gli ottoni pimpanti di un maestro della musica balcanica come Boban Markovic e con l´estro di Frank London, nomade della musica sempre alla ricerca di nuovi modi in cui far rivivere le sue radici yiddish.
Dopo le tappe estive di Mostar, Podgorica, Andria, Lecce e Nardò, il festival itinerante FACTORY, For Adriatic Transnational Organizations Residential Yards, promosso da Regione Puglia, Regione Abruzzo, Istituto Culture Mediterranee della Provincia di Lecce, Comune di Novoli, nell’ambito del Nuovo Programma di Prossimità Adriatica Interreg/Cards/Phare, in concomitanza con il  tradizionale appuntamento della focara, tocca ora la città di Novoli per poi proseguire a Corato, Pescara, Atessa, Popoli, Putignano, Casarano.

Di admin