Pricer, azienda specializzata nelle produzione e distribuzione di etichette elettroniche da scaffale (ESL), annuncia i 30 anni di attività. Dalla sua nascita la realtà svedese mette la propria esperienza e il proprio know-how tecnologico al servizio della distribuzione, in settori essenziali come quello alimentare, l’elettronica di consumo, il bricolage e il farmaceutico.

Fondata nel 1991 a Uppsala, in Svezia, Pricer è passata dalla produzione di etichette elettroniche da scaffale a protagonista nell’accompagnare i più grandi brand nel percorso di digitalizzazione dei loro punti vendita per merito della comunicazione ottica senza fili (Optical@Pricer), una tecnologia ad alte prestazioni che inizialmente veniva utilizzata esclusivamente nell’industria aeronautica per poi essere applicata al settore della distribuzione grazie a Erik Danielsson, CEO e fondatore dell’azienda.

Negli anni Pricer è riuscita a combinare le risorse e la forza di un grande gruppo, pur mantenendo uno spirito imprenditoriale e le dinamiche dell’innovazione. Presente in più di 70 Paesi dei 5 continenti, Pricer è oggi quotata al NASDAQ Stockholm (STO: PRIC B) e riconosciuta come leader mondiale con oltre 18.000 punti vendita e più di 240 milioni di etichette elettroniche installate. Ritratto di un’azienda impegnata che ha fatto della vicinanza ai propri team e ai propri clienti il ​​motore stesso del proprio successo, senza rinnegare le proprie radici europee.

30 ANNI DI INNOVAZIONE MADE IN SWEDEN

Dietro la nascita di Pricer, l’intuizione di un Imprenditore Seriale

Pricer è prima di tutto la storia del suo fondatore, Erik Danielsson che, all’epoca CEO di Pharmacia AB, scopre, durante una visita in un punto vendita ICA, tutta la realtà di back-office che devono affrontare i dipendenti, costretti a trascorrere ore e ore modificando manualmente i cartellini dei prezzi su ogni articolo. Approfondendo con loro queste dinamiche, apprende che si sentono estremamente frustrati nel passare le notti a preparare etichette di carta, per poi doversi scontrare il giorno successivo con clienti scontenti nel vedere che il prezzo sullo scaffale è diverso da quello alla cassa.

Siamo in Svezia negli anni ’90 e l’inflazione è altissima, come ovunque, con una crescita annua di quasi il 10%. I cambiamenti di prezzo sono frequenti, con grande dispiacere dei distributori che non hanno altra scelta che monitorare e cambiare le loro etichette in tempo per evitare spiacevoli errori. Erik Danielsson, imprenditore nato sempre alla ricerca di nuove opportunità, non ha bisogno di altre testimonianze per formare la convinzione che sarebbe poi stata decisiva: la reattività di un rivenditore dipende dall’automazione dei prezzi.

Dopo aver lasciato il suo incarico presso la più grande azienda farmaceutica della Scandinavia, Erik Danielsson decide di affinare la sua idea attraverso un progetto di ricerca presso l’Università di Linköping (LiU). Parte per gli Stati Uniti per analizzare i dettagli e gli esiti di questo mercato ad alto potenziale: non gli resta che identificare la tecnologia appropriata… una tecnologia che sia solida, scalabile e potente allo stesso tempo. Proprio lì ha scoperto tutti i vantaggi della comunicazione ottica senza fili, che consente di utilizzare il tempo reale per un rapido supporto decisionale, pur essendo ultra affidabile e molto efficiente dal punto di vista energetico. Utilizzato nell’industria medica e aeronautica, sarà il primo (e l’unico) ad applicarlo al settore della distribuzione.

Il dado è tratto. Erik Danielsson si lancia e si associa a Christer Wallberg: il 10 giugno 1991 nasce Pricer. Questo è l’inizio di una lunga avventura umana e imprenditoriale che metterà l’innovazione e la vicinanza al cliente al centro del suo sviluppo.

Quando R&D fa rima con prossimità

Affinché questa dinamica imprenditoriale duri e rimanga connessa alla realtà del punto vendita, è necessario dotarsi di mezzi per anticipare le esigenze del mercato ed evolvere insieme alle aspettative dei clienti e ai modelli di consumo, in un contesto economico e tecnologico in continua fluttuazione.

Qui entra in scena Salvatore Grimaldi, da membro, poi Presidente, del consiglio di amministrazione e Presidente e Amministratore Delegato, carica che ricoprirà fino al 2007. Marchi di successo, è chiaro, li colleziona, soprattutto nel mondo del ciclismo. Quindi se questo imprenditore italo-svedese dalla personalità audace non ha esitato, dal 1998, ad investire in Pricer, è proprio perché vede nell’azienda un forte potenziale di crescita guidato dall’innovazione e dalla capacità di andare sempre oltre nella qualità e sviluppo del prodotto.

Dagli anni ’90, le etichette elettroniche si sono evolute in modo significativo, insieme alle tecnologie e alle normative. Non si tratta più solo di esporre un prezzo al posto giusto sul prodotto giusto per facilitare la strategia di business dei rivenditori, ma di guidarli attraverso le sfide della digitalizzazione offrendo al punto vendita una piattaforma digitale completa, che spazia dalla gestione del prezzo all’ottimizzazione delle attività operative, compresa la personalizzazione e gli strumenti predittivi.

Per affrontare al meglio le diverse problematiche del settore della distribuzione, Pricer investe ogni anno più di 10 milioni di euro in Ricerca e Sviluppo. I 70 dipendenti coinvolti nelle attività dello Stockholm Research Center si confrontano costantemente sulle modalità per sfruttare appieno la tecnologia di comunicazione ottica nelle etichette Pricer, lavorando su nuovi prodotti o persino esplorando nuove funzionalità in occasione di workshop con i clienti per essere il più vicino possibile alle loro esigenze. Questo è ciò che ha permesso a Pricer di essere il primo a portare sul mercato etichette intelligenti con nuove funzionalità digitali come il flash istantaneo. Riconosciuto come pioniere della digitalizzazione in-store, Pricer ha anche sviluppato per alcuni clienti una fotocamera con Intelligenza Artificiale integrata che riconosce automaticamente le sue etichette elettroniche, che gli permette di sapere quali prodotti sono disponibili sugli scaffali e quali mancano grazie al rilevamento spazi vuoti.

Dopo il periodo appena trascorso, continuano ad emergere nuove esigenze da parte dei rivenditori che richiedono una costante innovazione tecnologica per poter soddisfare le nuove aspettative dei loro consumatori, senza rinunciare al benessere dei dipendenti in negozio. Perché se il processo di digitalizzazione sta accelerando, questa transizione non dovrebbe avvenire a nessun costo. Oggi più che mai, Pricer offre ai rivenditori la possibilità di guadagnare sul campo in efficienza, versatilità e prestazioni, nelle operazioni di scaffalatura, Click & Collect o anche nella gestione dei dati, con un obiettivo: rendere possibile l’implementazione di nuovi concetti mettendo la tecnologia al servizio delle loro squadre.