Partito ieri il talk-webinar “BUONA SALUTE”, organizzato da Mondosanità, il primo di una serie di appuntamenti per affrontare temi inerenti la salute. Si è parlato di depressione, soprannominata dagli esperti “Blue Covid” e di mascherine, in particolare sul loro corretto utilizzo, che in questo momento di ripartenza è fondamentale.

“Il Direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha messo in guardia nei confronti del probabile rebound dell’epidemia in termini di incremento delle patologie psichiatriche. Alcuni settori particolari della popolazione sono a rischio di psicopatologia: le persone già affette da disturbi psichiatrici, ansia, agorafobia, Depressione, psicosi e disturbi di personalità. Tra i nuovi casi correlati a specifiche esperienze soggettive vissute nel corso dell’epidemia ricordiamo l’essere stato operatore sanitario nei reparti maggiormente coinvolti nella cura dei malati covid; avere perso un parente stretto a causa degli effetti letali della malattia” ha dichiarato Michele Sanza, Psichiatra e Psicoterapeuta, Direttore l’Unità Operativa Servizio Dipendenze Patologiche dell’Azienda USL della Romagna sede di Cesena. “Molto importanti anche le conseguenze sulla popolazione infantile. Uno studio cinese compiuto dalla regione di Wuhan ha messo in evidenza un incremento del 25% dei casi di depressione infantile tra i bambini delle scuole elementari. Le conseguenze emotive sull’infanzia sono in parte dovute all’isolamento sociale, ma in parte sono dovute alle sofferenze degli adulti che si ripercuotono sui bambini” ha concluso Sanza.

Per ciò che riguarda le mascherine e il loro uso ha parlato Anna Fiscale, Presidente e Fondatrice Cooperativa Sociale Quid 

“La Cooperativa Sociale Quid nasce nel 2013 a Verona per dare un’opportunità di integrazione sociale a partire dal reinserimento lavorativo attraverso il recupero di tessuti di eccedenza messi a disposizione da grandi aziende tessili e moda, per realizzare collezioni di abbigliamento e accessori etici e made in Italy. Con Covid-19 ha dovuto riconvertirsi e realizzare mascherine, una doppia sfida così vinta: dare continuità lavorativa a persone in maggioranza con fragilità e rispondere concretamente all’emergenza in atto nel Paese. Da qui è nata Co-ver: la mascherina che ha ottenuto attestazione ISS come maschera facciale uso medico tipo I in deroga”.