Il mondo agricolo e le persone che ci lavorano sono spesso al centro di luoghi comuni. È facile associarli all’idea di una realtà produttiva legata al passato, o collegarli a un mondo idillico, lontano dai problemi e dall’inquinamento delle città. Il mondo agricolo, al contrario, è una realtà produttiva ed economica in continuo cambiamento, e di primissima importanza per il nostro Paese: il 92 per cento del territorio italiano è costituito da aree rurali, dove vive il 57% degli italiani. E chi lavora nel settore agricolo ha a che fare con l’innovazione e le sfide – del mercato, ma anche ambientali – ogni giorno. Per questo parlare di agricoltura è importante: perché rappresenta non solo il nostro passato, ma anche il nostro futuro: è una risorsa economica fondamentale ed è un settore in continua evoluzione, che può offrire ai giovani la possibilità di avere una professione appassionante ed economicamente soddisfacente e, soprattutto, di contribuire attivamente alla tutela del paesaggio rurale.IL CONCORSO
I giovani e il mondo rurale che può diventare un’opportunità di lavoro
I giovani e il mondo rurale che può diventare un’opportunità di lavoro
Per avvicinare i giovani al mondo rurale, facendo loro conoscere questa realtà complessa e ricca di sfide e opportunità, è nato il progetto “Ruraland”, finanziato dal Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, nell’ambito delle attività della Rete Rurale Nazionale (RRN). All’interno di “Ruraland”, per favorire la partecipazione diretta e attiva degli studenti, è nato quindi “The Rural Times”. Un concorso nazionale che stimola i ragazzi a comprendere, attraverso il lavoro di gruppo per creare un giornalino, quanto il loro impegno sia importante per il futuro, per la tutela e difesa del nostro patrimonio naturale.
Le 4 sfide per il futuro dell’agricoltura
L’agricoltura ha una grande responsabilità nell’affrontare quattro sfide per il futuro: contribuire a conservare la biodiversità di tutte quelle specie vegetali e animali che rischiano di scomparire; usare in modo razionale le risorse idriche e limitarne l’inquinamento; contribuire all’uso sempre più diffuso di energie pulite; aiutare a contrastare il cambiamento del clima e il rischio di desertificazione.
La scadenza per la consegna degli elaborati è il 15 dicembre 2012.
