L’iter della manovra di Ferragosto si avvia verso la sua fase risolutiva; tra gli emendamenti inseriti ed approvati dalla Commissione Bilancio del Senato c’è ne uno di particolare importanza che permetterà alle cinque Regioni dell’obiettivo convergenza (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) di superare i limiti di spesa imposti dal Patto di stabilità interno in relazione all’utilizzo dei finanziamenti FAS e del cofinanziamento nazionale dei fondi strutturali europei. L’importo complessivo del superamento sarà concordato tra Governo e Regioni.

«Questo emendamento – dichiara Salvatore Matarrese, presidente dell’ANCE Puglia – è un importante apertura che può consentire di liberare risorse fondamentali sia per il settore delle costruzioni che per lo sviluppo economico ed infrastrutturale delle regioni meridionali. E’ un provvedimento positivo che corrisponde a una istanza avanzata dall’Ance più di un anno fa e andrebbe esteso anche a Province e Comuni per avere un effetto ancora più rilevante. Assume una valenza particolare in questo momento per promuovere investimenti pubblici in una congiuntura economica molto negativa, qual è l’attuale. A livello nazionale, gli appalti del lavori pubblici sono crollati del 22% passando dai 6 miliardi e 173 milioni dei primi tre mesi del 2010 ai 4 miliardi e 776 milioni dei primi tre mesi del 2011. I più colpiti sono i bandi delle opere di importo superiore ai 25 milioni  per le quali il valore è passato da 1 miliardo e 622 milioni del 2010 a 208 milioni registrati quest’anno con una perdita quindi dell’87%. La riduzione degli investimenti infrastrutturali ha comportato un incremento dell’ 88% della cassa integrazione nel 2011 rispetto al 2010 e per effetto della carenza dei lavori e dei gravissimi ritardi nei pagamenti della pubblica amministrazione sono a rischio 25 mila posti di lavoro».

«Da tempo – spiega il presidente dell’associazione dei costruttori pugliesi –  l’associazione dei costruttori edili denuncia i paradossi delle regole imposte dal Patto di Stabilità che, di fatto, impedisce alle pubbliche amministrazioni con disponibilità economiche di corrispondere i pagamenti dovuti alle imprese per lavori regolarmente eseguiti ed ostacola le regioni, per lo più meridionali, nel cofinanziare i fondi europei. La finalizzazione dell’emendamento all’interno della manovra di ferragosto è un risultato importante che deve essere sostenuto con fermezza in una auspicabile azione di sistema delle parti sociali e della rappresentanza politica delle nostre regioni».

«Altrettanto importante – conclude Matarrese – è la necessità che le somme deliberate dal Cipe ad inizio agosto per gli investimenti nella nostra regione (1,2 miliardi di euro) si trasformino rapidamente in cantieri. Le procedure per la sottoscrizione degli accordi di programma da parte della Regione devono essere accelerate. Infatti per poter utilizzare rapidamente i fondi FAS stanziati deve porsi in essere con immediatezza una concertazione serrata tra Comuni, Provincie e Regione per arrivare ai bandi di gara che consentiranno di realizzare opere utili per migliorare la situazione infrastrutturale delle nostre città, dare lavoro alle imprese, salvaguardare migliaia di posti di lavoro e dare una risposta efficace e concreta ad una crisi stringente nei suoi negativi effetti».

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