Torremaggiore – Il workshop promosso dall’OP Peranzana Alta Daunia, in programma il 18 dicembre (ore 16.30, Istituto superiore Fiani Leccisotti), intende concentrare l’attenzione sullo stato di salute della filiera olivicola-olearia dell’Alta Daunia, soprattutto dopo una ulteriore un’annata produttiva anomala che ha registrato prezzi di mercato delle olive in rialzo, ancora una volta inaspettati, mentre da metà novembre, il prezzo dell’olio registrava un crollo,per certi versi previsto, frutto dei noti fenomeni di “speculazione commerciale” che ciclicamente spostano il valore aggiunto verso le imprese del centro nord.
Il comparto dell’oliva da mensa in Italia, invece, non registra produzioni elevate (circa 80 mila t/anno); da sempre importatrice netta ma con potenzialità di crescita importanti grazie alle peculiarità distintive delle sue varietà che si prestano a soddisfare un ampio ventaglio di gusti e occasioni di consumo, con valori strettamente legati alla tipicità dei territori nonché all’elevate proprietà salutistico-nutrizionali.
E’ evidente che per un Paese “non più leader”,per superare le criticità strutturali la risposta non può limitarsi, di anno in anno, a misure emergenziali di fine campagna. Per dare stabilità al mercato serve una strategia di lungo periodo con interventi strutturali in grado di rafforzare l’intera filiera e dare stabilità al mercato dell’olio,anche a fronte dell’atteso Piano Olivicolo Nazionale necessario per aumentare la competitività delle imprese.
Inoltre, migliorare la qualità, comunicare i caratteri distintivi dei prodotti, potenziare le certificazioni internazionali e di origine, l’analisi sensoriale e altri strumenti da considerare nei programmi e nelle agende delle OP e delle istituzioni. Tutto questo per garantire la crescita della redditività del settore e dell’immagine italiana nei mercati internazionali. Negli ultimi anni si assiste ad un progressivo interesse dei mercati di nicchia, riferimento in cui la Peranzana dell’Alta Daunia può ottenere riscontri positivi grazie al binomio sinergico “oliva-olio” e su un programma di valorizzazione che si intende condividere con il maggior numero di operatori della filiera.
Si rende necessario, pertanto, puntare su una efficace programmazione funzionale ad un processo di
concentrazione delle produzioni in grado di rafforzare il sistema della cooperazione quale strumento alternativo per la tutela della redditività dell’intera filiera.
Il brand oliva “Peranzana” rappresenta ormai un riferimento per il territorio nazionale e grazie alle sue riconosciute qualità merceologico-sensoriali fa registrare una progressiva crescita nel trend delle vendite. L’oliva presenta “peculiarità distintive” grazie alla forte emanazione del suo territorio, storicamente vocato, a cui si sta lavorando per rafforzare un’immagine e un’idea imprenditoriale vincente. Una “vision integrata” intesa come costruzione di un’identità territoriale-branding da consolidare soprattutto attraverso la crescita della competitività delle imprese nei mercati internazionali.
In tal senso, l’OP sostiene con determinazione il programma di miglioramento qualitativo della nostra varietà a duplice attitudine, promosso da tempo dal Consorzio Peranzana Alta Daunia, anche grazie alla richiesta di riconoscimento della Dop con la menzione Alta Daunia come strumento strategico per offrire una ulteriore opportunità di crescita al sistema delle imprese. Questo può rappresentare per il territorio l’inizio di un percorso in grado di legittimare la qualità organolettica e nutrizionale di una cultivar che si pregia di un processo produttivo al naturale (in salamoia) molto apprezzato dai mercati.
Da ricordare anche la preoccupante avanzata del batterio Xylella fastidiosa in Provincia di Foggia (in agro di Cagnano Varano) con l’individuazione del primo focolaio di infezione che presuppone uno sforzo aggiuntivo per mettere in atto tutte le azioni per il contenimento della patologia che potrebbe essere devastante per la nostra cultivar.
Il programma prevede gli interventi di Nazzario D’Errico (OP Peranzana AD), Giuseppe Lipartiti (Consorzio Alta Daunia Peranzana), Tommaso Loidice (UNAPOL), Michele Clemente (Consorzio Olio DOP Dauno), Francesco Candi (OP COPROM Lazio), Pietro Leone (Oleificio Cericola), Angelo Petolicchio (OP Terre Picentine Campania), Nunzio Prencipe (Syngenta) e Salvatore Germinara (Dipartimento DAFNE Università di Foggia) che relazionerà sull’andamento dello stato fitosanitario delle produzioni olivicole dell’annata e Angelo Cavaliere (E.Q. Sezione Osservatorio Fitosanitario –Regione Puglia). Chiuderà l‘incontro la senatrice Gisella Naturale.

