Venerdì 24 e sabato 25 ottobre alla Fiera del Folpo sarà possibile effettuare con l’equipe della Fondazione Foresta in collaborazione con la Croce Rossa di Padova i test rapidi HIV – HBV e HCV gratuiti e anonimi. Lo scorso anno scoperti due casi di positività. Preservativi regalati a chi si sottopone al test. Il professor Carlo Foresta: “Metà dei giovani dichiara di fare sesso non protetto, l’allarme è alto”. Il sindaco di Noventa Padovana Marcello Bano: “Iniziativa che può salvare delle vite”
In occasione della Fiera del Folpo che si terrà a Noventa Padovana, il 24 e il 25 ottobre sarà possibile effettuare i test hiv gratuiti e anonimi presso il gazebo allestito con la collaborazione della Croce Rossa. Il claim deciso è ironico: “Non fare il folpo”, sottintende che per una prevenzione mirata è necessario alzare la soglia di attenzione. Insieme al test ogni ragazzo riceve un preservativo, un gesto simbolico ma concreto che serve a rafforzare la consapevolezza.
I dati parlano chiaro: dalle interviste effettuate ai ragazzi prima di sottoporsi al test, negli eventi di aggregazione sociale di questa estate, Naviglio e Pride Village a Padova, su circa duemila test realizzati, il 50% ha dichiarato di praticare sesso non protetto, mentre oltre il 2% non ha mai effettuato un test HIV. I risultati raccolti dalla Fondazione Foresta sui giovanissimi, infatti, sono allarmanti. I dati sono simili tra i maschi e le femmine (50,67% vs 52,59%) ad indicare come il fenomeno sia indipendente dal genere ma trovi le sue fondamenta in una scarsa cultura e consapevolezza dei rischi legati alle infezioni sessualmente trasmissibili. In particolare l’HIV può rimanere asintomatico per anni e il test resta l’unico modo per scoprirlo.
Fondazione Foresta con il progetto “Scuola” della Provincia di Padova cerca ormai da oltre vent’anni di sensibilizzare i giovani sul tema. Per questo la Fondazione è impegnata attivamente per moltiplicare le occasioni di confronto e prevenzione nei momenti di svago e aggregazione in sinergia con la Croce Rossa, Protezione Civile, e l’unità operativa di Malattie infettive diretta dalla Prof.ssa Cattelan e ai volontari che seguono il progetto. Un esempio è appunto l’evento di Noventa Padovana.
Il test, eseguito con un semplice pungidito restituisce il risultato in 10-15 minuti. In caso di riscontro di una positività, immediatamente il giovane viene affiancato da uno psicologo: scoprire che si ha l’HIV cambia la vita. Poi viene subito prenotato un esame di conferma in ospedale, e qui gli viene spiegato l’iter da seguire dal punto di vista sanitario. Purtroppo, questi protocolli emergenziali sono già stati attivati nel corso degli anni, si sono scoperti alcuni casi di malattia che però, presi per tempo, hanno garantito una degenza meno complicata. Gli ultimi due casi lo scorso anno, quest’estate fortunatamente nessun test è risultato positivo.
«Ringrazio la Fondazione Foresta, la Croce Rossa e tutti i volontari che col consueto impegno portano avanti questa importante iniziativa», dichiara il sindaco di Noventa Padovana Marcello Bano. «La prevenzione è uno strumento fondamentale, soprattutto tra i giovani, per promuovere una cultura della salute: in molti casi può fare davvero la differenza tra la vita e la morte, e vogliamo che tutti lo capiscano. A Noventa siamo impegnati da tempo, con l’aiuto dei professionisti del settore, per garantire un’estesa e corretta informazione alla popolazione sui temi sanitari».
«Portare la prevenzione nei luoghi di aggregazione come la Fiera del Folpo significa incontrare i ragazzi dove realmente vivono e si divertono — spiega il professor Carlo Foresta, presidente della Fondazione Foresta ETS —. I dati che raccogliamo ogni anno ci dicono che più del 50% dei giovani dichiara di avere rapporti sessuali non protetti e che molti non hanno mai fatto un test HIV. Questo ci preoccupa, perché l’infezione può restare silente per anni e solo il test permette di scoprirla in tempo. Per questo è fondamentale moltiplicare le occasioni di confronto e prevenzione, anche fuori dai contesti sanitari tradizionali. I ragazzi spesso non si rivolgono alle strutture per mancanza di informazioni o per timore del giudizio, e allora siamo noi a doverci avvicinare a loro, offrendo un luogo informale ma sicuro, con personale medico qualificato. Il test è semplice, anonimo e gratuito, ma può cambiare una vita. Ogni volta che un giovane accetta di farlo, è un segnale di consapevolezza che vale più di qualsiasi campagna pubblicitaria: la prevenzione funziona solo se diventa parte della quotidianità».