Il Tribunale di Bologna ha reinterpretato la legge 40 aprendo la sua applicazione non solo alle coppie sterili, ma anche a quelle che non lo sono. In pratica le tecniche di  procreazione assistita possono, secondo il Tribunale, essere utilizzate anche da coppie che hanno gia\’ avuto figli nati con gravi patologie. Applicando queste tecnologie, in pratica si potrà generare e selezionare embrioni decidendo quali impiantare e quali congelare. L\’ordinanza, secondo quanto riportato dal quotidiano\’Il Corriere della Sera\’, ha dato risposta ad una coppia fiorentina che si era rivolta al centro Tecnobios di Bologna per avere un secondo figlio, dopo che il primo era nato affetto da distrofia di Duchenne. Si apre su questo argomento un ennesimo dibattito difficile e, prevediamo, duraturo.

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