“Non possiamo non essere profondamente lieti per l’assoluzione dell’amico Lucio Tarquinio ‘perché il fatto non sussiste’ dopo un lungo ed assurdo calvario giudiziario che ha privato lui a lungo della libertà ed il Centro-destra del suo preziosissimo ed autorevole apporto in Consiglio, nell’intera Regione e segnatamente nella sua Capitanata.
Se si raffronta la sua inquietante vicenda alla diffusa sensazione di impunità che sembra caratterizzare anche i più discutibili ed opachi atti delle nostrane amministrazioni di sinistra, a cominciare da quella regionale, non si può non concordare, con tutto il rispetto che continuiamo a nutrire per la Magistratura, con quanti individuano nei comportamenti di una sua ben nota parte, l’intollerabile utilizzo del metodo dei cosiddetti ‘due pesi e due misure’: anche di qui la necessità di una profonda riforma della nostra Giustizia, che le restituisca imparzialità ed autorevolezza.
Certo è che l’assoluzione di Tarquinio si aggiunge a quelle di Santaniello e di Franzoso, dimostrando quanto fosse infondata l’offensiva giudiziaria che nella fase finale della precedente legislatura regionale ed in quella iniziale di questa ha pesantemente danneggiato il Centro-destra pugliese, favorendo e legittimando una svolta politica assolutamente contro-natura per il nostro popolo ed infatti clamorosamente fallimentare”.

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