In merito a quanto riportato dalla stampa locale rispetto all’ipotetica irregolarità della nomina del consigliere Michele Pontonio subentrato al consigliere Aurelio Marinelli divenuto Assessore, l’Amministrazione Comunale di Torremaggiore ribadisce che tutto si è svolto secondo quanto previsto dalla normativa vigente e dai pareri espressi su questa tipologia di argomentazioni dal Consiglio di Stato su richiesta del Ministero dell’Interno. Partiamo dalla certezza di legge che il Consigliere Comunale che fosse nominato assessore in un comune superiore a 15.000 abitanti, avendone accettata la carica, decadrebbe automaticamente per cui, altrettanto automaticamente, il primo dei non eletti della lista del Consigliere decaduto entrerebbe a far parte del Consiglio Comunale della città.
A suffragio di questa tesi vi è stato un parere del Consiglio di Stato (il n. 2755 del 13 luglio 2005), richiesto dal Ministero dell’Interno, secondo cui la necessità di dimissioni formali in consiglio e l’approvazione della surroga si riferisce solo a un “comune con popolazione inferiore a 15.000 abitanti, cioè ad un ente al quale non si applica la norma sulla incompatibilità tra consigliere e assessore”.

Secondo quanto espresso, quindi, dal Consiglio di Stato nel 2005, il Ministero Dell’Interno ha interpretato l’articolo 64 del T.U.O.E.L. n.267/2000 ribadendo che non è necessario che il consigliere nominato assessore si dimetta in quanto la cessazione dalla carica di consigliere costituisce un effetto legale automatico e di conseguenza, sempre ex lege l’automatica sostituzione del consigliere nominato assessore con il consigliere primo dei non eletti nella stessa lista. Il consigliere subentrante, quindi, è regolarmente convocato  alla prima seduta utile del Consiglio Comunale che prenderà meramente atto del subentro. Esattamente come è avvenuto a Torremaggiore.

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