NAPOLI – Circa 300 relatori, 120 aziende33 espositori e 26 enti istituzionali saranno i protagonisti di Innovation Village 2025, in programma giovedì 29 e venerdì 30 maggio a Napoli, nella cornice di Villa Doria d’Angri, sede dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope.

L’evento organizzato da Knowledge for Business spegne le dieci candeline e si conferma un punto di riferimento nazionale per il dialogo tra mondo produttivo e sistema della ricerca; una piattaforma che mette in rete imprese, startup, enti di ricerca e istituzioni per discutere di tecnologie, sostenibilità e sviluppo.

Intelligenza artificialebioeconomiamateriali bio-basedspace economyquantum innovationmanufacturing avanzatostrategie per le startup e trasferimento tecnologico sono alcuni dei filoni al centro dell’edizione 2025, che inizierà alle ore 9:30 e durerà per l’intera giornata tra talk, tavoli di lavoro e area espositiva.

“Innovation Village è nato per facilitare l’incontro tra mondi diversi: pubblico e privato, ricerca e impresa, giovani e grandi player industriali”, spiega Annamaria Capodanno, direttrice dell’evento. “Oggi, a dieci anni dalla prima edizione, celebriamo una comunità che continua a crescere, puntando sull’impatto concreto dell’innovazione e su una visione sostenibile del futuro”.

Tra i principali appuntamenti, la presentazione dell’Innovation Village Award, premio organizzato con ASviS ed ENEA e sponsorizzato da Optima Italia, dedicato ai progetti capaci di generare impatti positivi in ambito ambientale, sociale o produttivo.

Saranno inoltre presentati i primi prototipi realizzati con ScobySkin, un materiale innovativo ottenuto dalla fermentazione di tè, zuccheri (anche da scarti di frutta) e batteri “buoni”, gli stessi usati per produrre l’aceto. Il risultato è una cellulosa resistente, lavorabile come pelle, ma completamente biodegradabile e priva di sostanze chimiche dannose. Un’innovazione che unisce bioeconomia, design e sostenibilità.

Grande attenzione anche al ruolo delle nuove generazioni. Al via la prima edizione dell’Hackathon per la Biodiversità, promosso dal National Biodiversity Future Center e realizzato da Knowledge for Business e Future Food Institute che 120 studenti di istituti agrari e alberghieri campani in una maratona creativa per ripensare i modelli alimentari e valorizzare la biodiversità, trasformando l’hackathon in un’esperienza educativa, interdisciplinare e partecipativa.