Foggia – Tre le giornate designate dall’Università di Foggia per l’attesissimo Inclusion fest, che si terrà tra 21, 22 e 23 Novembre. Replicata la formula vincente del Bootcamp “Mab.lab” di Ottobre scorso, con ospiti speciali, laboratori e intrattenimento tra le mura dipartimentali di Via Arpi e Via da Zara. In arrivo a Foggia un ricco ventaglio di esperti, il programma presto disponibile sul web.

21, 22 e 23 Novembre 2023 – tre date importanti per l’inclusione sociale a Foggia. Il capoluogo dauno ospiterà, con il patrocinio dell’Unifg, un festival dedicato alla valorizzazione delle differenze, l’Inclusion Fest, con un affondo specifico sulle disabilità.

Con hashtag #sFoggiamolabellezza, l’iniziativa nasce da un’idea della professoressa Giusi Antonia Toto, ordinaria di Didattica e Pedagogia Speciale, e su coordinamento del centro di ricerca Learning Science hub (LSh) del Dipartimento di Studi Umanistici.

“L’inclusione è un punto cardinale dell’agenda che portiamo avanti in Rettorato, con l’aiuto prezioso dei delegati” commenta il Magnifico Rettore dell’Università di Foggia, professor Lorenzo Lo Muzio, parlando poi più in generale degli obiettivi perseguiti dall’Ateneo: “nel nostro Piano Strategico di recente pubblicazione, un documento, in pratica, in cui si progetta il futuro dell’Università per i prossimi tre anni, inclusione e coesione sono due parole chiave molto ricorrenti. Puntiamo ad una comunità unita, umana e democratica, dove non ci sia posto per discriminazione o esclusione. Del resto, dobbiamo e vogliamo mantenerci in linea con quanto prescritto dall’Agenda 2030 dell’ONU rispetto alla lotta contro le diseguaglianze. Continueremo pertanto a promuovere iniziative che abbiano focus specifico sull’inclusione sociale”.

 

L’apertura dell’evento è prevista alle ore 10:00 del 21 Novembre, presso il Dipartimento di Studi Umanistici sito in via Arpi. Ad inaugurare le tre giornate, oltre al professor Lo Muzio e alla professoressa Giusi Toto, interverranno il professor Luigi Traetta, coordinatore del TFA Sostegno Unifg, la professoressa Annamaria Petito, delegata alle Politiche di genere e di Inclusione, il professor Giorgio Mori, delegato alla Didattica e il professor Danilo Leone, delegato alla Terza Missione e la neoeletta sindaca Maria Aida Episcopo.

“Il programma che abbiamo ideato cerca di abbracciare diverse sfumature dell’inclusione” spiega la promotrice dell’evento, Giusi Toto, “anche se ovviamente, lavorando in un luogo di formazione quale l’Università, il nostro primo pensiero va agli studenti con Bisogni Educativi Speciali. La prima giornata sarà dedicata all’accessibilità: parleremo di tecnologie inclusive, con uno sguardo alle possibilità offerte dal settore videoludico, ma anche di sport. La seconda giornata vedrà un approfondimento sulla scuola, dalle recentissime evoluzioni della didattica in ambienti digitali al valore di arte e musica per la pedagogia speciale. L’ultima giornata radunerà esperti di fama nazionale per condividere alcune riflessioni conclusive delle tre giornate, sul valore dell’inclusione e sul lavoro che bisognerà svolgere in futuro. I lavori saranno intervallati da momenti di intrattenimento molto speciali, abbiamo un serbo un paio di sorprese per chi verrà a trovarci”, conclude la docente.

 

Il programma dell’evento, di prossima pubblicazione sulle piattaforme ufficiali, prevederà infatti momenti di aggregazione e intrattenimento, nel pieno spirito festivaliero. Ma non solo.

Come ci racconta il professor Danilo Leone, “in questi mesi stiamo potenziando tutte quelle iniziative che vedono protagonista la città e il territorio; rafforzare l’alleanza con le comunità e i territori significa registrare le reali esigenze dei cittadini attraverso un processo democratico e partecipativo. Con questo festival universitario, per esempio, si intende valorizzare alcune delle eccellenze locali, partendo dalle arti performative, ma non solo. L’area di Archeologia della nostra Università allestirà, in esclusiva assoluta per il festival, uno stand che racconterà l’arte e la civiltà degli antichi Dauni. Allo stesso tempo sarà dato spazio alle associazioni di promozione sociale e alle aziende che in questa occasione avranno modo di promuovere le proprie attività ad un pubblico di settore”.

Nel corso delle tre giornate, infatti, si susseguiranno interventi del Comitato Italiano Paralimpico, Coordown, Rurabilandia, AIPD e molti altri.

Numerosi anche i laboratori proposti: nella prima giornata, ad esempio, il team torinese di Novis Games, vincitore del premio DigithOn2023, farà sperimentare ai partecipanti un innovativo ambiente di gioco accessibile a persone con disabilità visive; il giorno seguente la scrittrice Paola Nicoletti, autrice di “Raccontami il mare che hai dentro”, condurrà un laboratorio di espressione letteraria; e ancora, si prevedono un esperimento teatrale sulla Storia della Medicina presso l’aula Turtur dei due dipartimenti di Scienze mediche e un laboratorio enogastronomico in collaborazione con il DAFNE; un laboratorio sportivo a cura del CIP; attività laboratoriali per lo sviluppo di soft skills, a cura di dottorandi e docenti Unifg.

“Portare l’esempio di modelli didattici innovativi, pratici e laboratoriali è utile non solo per gli studenti, che hanno modo di apprendere in maniera differente, ma anche per il corpo docente, che in tal modo può testare e tastare con mano i feedback, positivi o negativi, di chi sperimenta l’innovazione didattica”, queste le parole pronunciate del professor Mori, il quale sottolinea il ruolo che eventi di questo genere hanno nel progresso sistematico dell’offerta formativa proposta da Unifg. Tra gli studiosi e gli esperti dell’inclusione invitati ad intervenire nel corso delle tre giornate si contano il professor Tommaso Minerva, dell’Università di Modena e Reggio Emilia, il professor Dario Ianes, co-fondatore del Centro Studi Erickson di Trento, il professor Fabio Bocci, dell’Università Roma Tre e il dottor Francesco Egidio Cipriano, psicologo, informatico e coordinatore AICA nel Meridione.

 

Nella prospettiva della professoressa Annamaria Petito, “questo festival è un’occasione meravigliosa per celebrare il valore dell’inclusione, che riguarda tutti e tutte noi, non soltanto i membri di quelle che vengono etichettate come ‘minoranze’. La diversità appartiene a ciascuno e a ciascuna di noi, è un valore che bisogna apprezzare, conoscere e sfoggiare in tutta la sua bellezza. Ed è proprio questo il messaggio da cui vogliamo partire: ‘sfoggiamo la bellezza’ delle differenze, qui a Foggia, la nostra città, verso orizzonti più sereni e inclusivi”.