Il Centro Studi e Statistiche dell’UNRAE sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS) ha effettuato una stima del mercato dei veicoli rimorchiati per il mese di ottobre 2022 verso ottobre 2021.
Rimorchi e semirimorchi con massa totale a terra superiore alle 3,5 t:
ottobre 2022 vs 2021: +40% (1.310 unità immatricolate verso 936)


Continua la crescita senza sosta delle immatricolazioni di mezzi trainati, con il mercato di ottobre che chiude a quota +40% rispetto allo stesso mese del 2021. I primi dieci mesi del 2022 mostrano complessivamente una crescita a doppia cifra del comparto rispetto all’anno passato: sono stati infatti immatricolati 14.202 rimorchi e semirimorchi contro i 12.421 dello stesso periodo del 2021 (+14,3%).

Unitamente ai numeri del mercato, lUNRAE è lieta di dare notizia della nomina del Dr. Michele Mastagni al ruolo di Coordinatore del Gruppo Rimorchi, Semirimorchi e Allestimenti di UNRAE, le cui dichiarazioni accompagneranno i dati mensilmente diffusi dal Centro Studi e Statistiche.

Il nuovo Coordinatore del Gruppo associativo commenta così i risultati del mercato:
Le immatricolazioni di ottobre confermano una tendenza senza dubbio positiva per il nostro comparto, sebbene non vada dimenticato che i dati favorevoli degli ultimi mesi riflettono domande e acquisti che, a causa dei rallentamenti nei tempi di consegna, sono datati tra l’ultimo trimestre dello scorso anno e il primo trimestre 2022.

“E’ auspicabile che l’attuale trend si confermi anche nel prossimo futuro, ma la situazione contingente, caratterizzata da difficoltà sul fronte della supply chain e dei costi energetici, obbliga alla prudenza per le previsioni di mercato del prossimo anno, osserva il Referente del comparto di UNRAE.
Affinché l’andamento positivo si consolidi anche nel 2023, chiediamo al Governo di continuare a sostenere in maniera decisa il settore mediante nuovi piani di incentivazione che prevedano anche una ridefinizione dei contributi in base ai costi, così da permettere alle imprese di trasporto di rinnovare il parco circolante e rendere più sicure le strade italiane, conclude Mastagni.