L’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ha analizzato le compravendite realizzate in Puglia attraverso le agenzie attive in regione nel 2021. Obiettivo della ricerca è quello di evidenziare il motivo dell’acquisto delle abitazioni ed analizzare caratteristiche e scelte di chi compra per investimento.

L’analisi dei capoluoghi pugliesi evidenzia come sia Lecce la città con il più alto tasso di acquisti per investimento (39,1%), seguita da Barletta (25,6%) e da Andria (23,3%). Rispetto al 2019 ed al 2020 a Bari si registra una lieve contrazione della percentuale di acquisti per investimento che passa dal 24,4% del 2019, al 25,4% del 2020, per scendere all’attuale 22,2%. Percentuali in calo anche a Brindisi, Foggia e Lecce.

Nel 2021 in Puglia il 21,5% delle compravendite è stato concluso da investitori, mentre abitazione principale e case vacanza compongono rispettivamente il 69,0% ed il 9,5% sul totale delle transazioni. Rispetto ad un anno fa il tasso di acquisti per investimento in regione è rimasto invariato, mentre rispetto al 2019 si registra un aumento, si passa infatti dal 17,8% del 2019 all’attuale 21,5%.

Analizzando le caratteristiche e le scelte di chi ha investito in Puglia si registra che la fascia di età più attiva su questo segmento di mercato è quella compresa tra 45 e 54 anni (33,2%) e nel 76,6% dei casi si tratta di famiglie. Le tipologie più acquistate per investimento sono le soluzioni indipendenti e semindipendenti con il 49,9% delle scelte (si tratta soprattutto di case indipendenti), seguito dai bilocali con il 17,0% delle preferenze. In Puglia l’83,0% di chi acquista per investimento lo fa in contanti, mentre solo il 17,0% delle compravendite avviene grazie all’ausilio di un mutuo bancario.

Rispetto al 2019 ed al 2020 non si registrano particolari tendenze per quanto riguarda gli acquisti per investimento: anche negli ultimi due anni, infatti, la fascia di età più attiva sul mercato era quella compresa tra 45 e 54 anni, la tipologia più acquistata erano le soluzioni indipendenti e semindipendenti e la maggior parte degli acquisti si concludeva in contanti.