BPPB26settembre2014Bari – Conclusa con successo, la scorsa settimana, l’operazione di aumento di capitale della Banca Popolare di Puglia e Basilicata con l’integrale sottoscrizione del controvalore di 69,5 milioni di euro offerti in opzione.

«Il successo dell’operazione – ha dichiarato il Presidente di BPPB Michele Stacca – evidenzia come la nostra Banca rappresenti, a pieno titolo, una tra le più importanti realtà creditizie del territorio con una compagine sociale estremamente coesa. I risultati dell’operazione confermano che i nostri soci e clienti, che ringraziamo per la fiducia riposta nell’iniziativa, condividono appieno il nostro progetto di rilancio». «Questa operazione di rafforzamento patrimoniale – ha continuato Stacca – ci consente di affrontare il futuro con serenità e con rinnovata energia, proseguendo il cammino intrapreso per consolidare la nostra presenza e la nostra funzione di sviluppo del territorio, a sostegno delle famiglie e delle PMI. A queste ultime la Banca, utilizzando i recenti strumenti messi a disposizione dalla BCE, metterà sin da subito a disposizione linee di credito per 130 milioni di euro».

 

«L’esito positivo di questa operazione – ha aggiunto il direttore generale Alessandro Maria Piozzi – testimonia la forza della nostra rete commerciale. Siamo soddisfatti, non solo per la massiccia partecipazione della compagine sociale, ma anche per l’adesione di numerosi nuovi soci in tutti i territori in cui operiamo. Oltre 6.000 nuovi soci, ci permettono di superare la soglia di 36.000, a dimostrazione della condivisione di obiettivi e della crescente fiducia riposta».

« Il positivo esito dell’aumento di capitale ha aggiunto il presidente Stacca – ci consente di alimentare il percorso di rilancio della BPPB, che intende rafforzare sempre più il suo ruolo di banca del territorio, attraverso la creazione di valore sostenibile nel medio periodo».

Il CdA del 25 settembre ha deliberato la semestrale 2014 che presenta un risultato lordo di 3,15 milioni di euro, frutto di una  gestione incentrata su criteri di prudenza e sul rafforzamento del presidio dei rischi.

La raccolta globale pari a 6,2 miliardi di euro, fa segnare un incremento complessivo del 3,53% rispetto al 31 dicembre 2013, e conferma la buona tenuta dei volumi garantendo il rispetto degli obiettivi di funding e dei desiderati margini di liquidità. In particolare la raccolta diretta da clientela è cresciuta del 3,18% passando da 3,5 a 3,6 miliardi di euro, mentre la raccolta indiretta è pari a 2,6 miliardi di euro (+ 4,04%).

Gli impieghi nei confronti della clientela sono stati pari a 3 miliardi di euro (-3,57% rispetto al 31 dicembre scorso) per effetto della minore propensione all’assunzione di impegni da parte della clientela e della maggiore prudenza della Banca nella valutazione dei rischi.

A fronte di un patrimonio contabile a giugno 2014 pari a 257 milioni di euro, sostanzialmente invariato, con l’applicazione dei nuovi criteri di vigilanza prudenziale il Tier 1 (rapporto tra il patrimonio di base e il valore delle attività ponderate per il rischio) raggiunge l’8,24% rispetto al 7,32% del 2013, mentre il Total Capital Ratio (rapporto tra il patrimonio di vigilanza e il valore delle attività ponderate per il rischio) è cresciuto dall’11,85% del 2013 al 12,57%.

Peraltro il successo dell’operazione di aumento di capitale consente di incrementare di 69,5 milioni la dotazione patrimoniale e di migliorare significativamente tutti gli indicatori di vigilanza, raggiungendo un CET1 (Capitale di qualità primaria) del 10,50%.

Il margine di intermediazione, pari a 79,5 mln di euro, è in calo per effetto della riduzione del margine di interesse e del saldo netto delle commissioni.

Le rettifiche di valore su crediti, pari a 22,7 milioni di euro, sono superiori a quelle di giugno scorso e consentono di migliorare gli indicatori di copertura del credito deteriorato.

Le spese del personale evidenziano un minore costo per 7,5 milioni di euro per effetto dell’uscita di circa 100 dipendenti nel 2013 a seguito degli esodi volontari e incentivati connessi all’accordo con le sigle sindacali sottoscritto nel mese di agosto dello scorso anno, mentre le altre spese amministrative sono rimaste sostanzialmente stabili.

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