Sono attesi almeno 500 appassionati e curiosi della musica folk e delle danze popolari, da tutto il sud italia, per il primo evento di Capodanno ospitato da Casa Matteo Salvatore, il centro culturale progettato per studiare, divulgare e vivere la produzione del folk singer apricenese.

L’evento è stato presentato, questa mattina a Palazzo Dogana, dall’assessore alle Politiche sociali Tommaso Pasqua e dalla coordinatrice dell’organizzazione Roberta Palumbo, a cui collaborano anche Rino Milone, Feliciano Stoico e Gianluca Tartaglia.

Nella terra di uno degli ultimi cantastorie “si ritroveranno associazioni, musicisti e danzatori per trascorrere le ultime ore dell’anno sulle note della tradizione – spiega Palumbo – e stringere un patto d’amicizia tra artisti e appassionati del Gargano, del Subappennino, del Salento e della Calabria, da dove arriveranno alcuni dei maggiori interpreti della ormai rara Tarantella Reggina”.

La serata avrà inizio alle 21.30 con un DJ set “molto particolare e perfettamente integrato nello spirito e negli obiettivi culturali dell’evento” curato da Mr. Miglio. All’associazione Carpino Folk Festival il compito di aprire la “lunga notte di musica” con il progetto Suoni di Sotto, incentrato sulla tradizione meticcia. A seguire e fino all’alba si alterneranno le Ronde musicali: “vere e proprie jam session tra musicisti di gruppi diversi – spiega Roberta Palumbo – che si dispongono in cerchio per accogliere i danzatori”. Oltre agli apricenesi Prapatapumpa Folk, i suonatori e i danzatori invitati a partecipare all’evento provengono da Pietramontecorvino (Terravecchia in Folk), Lesina (Diapasona Lycosa) e dalla reggina Gallicianò  (Cumelca); a loro “si stanno aggiungendo gruppi provenienti dal Salento e da altre zone della Puglia che si sono proposti di partecipare a questa bella festa”.

Tra una danza e l’altra si potranno gustare le pietanze della cucina tipica apricenese e garganica, preparate con i prodotti locali e seguendo le ricette della tradizione, servite nella Locanda Folk.

Così come si potranno visitare le botteghe degli artigiani che producono organetti, pepite e zampogne calabresi, tamburi a cornice salentini e la garganica synerghia, innovativa versione del tradizionale bufù.

La manifestazione avrà una positiva ricaduta anche sull’economia territoriale: “abbiamo già riempito le strutture turistiche di Apricena – sottolinea Roberta Palumbo –  e stiamo prenotando quelle di Lesina e Poggio Imperiale”.

Casa Matteo Salvatore è un progetto del Comune realizzato con i fondi del programma Bollenti Spiriti, finanziato dalla Regione Puglia, con l’obiettivo di “preservare la memoria artistica e diffondere il senso profondo dell’opera di uno tra i più originali interpreti della cultura popolare – afferma Tommaso Pasqua – Allo stesso tempo, vogliamo promuovere il protagonismo dei nostri giovani concittadini oggi reso evidente dall’organizzazione dell’evento di Capodanno, nato da una loro idea e diventato realtà grazie alla loro passione”.

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