Soddisfatti il presidente della Provincia Antonio Pepe e l’assessore alle Politiche Culturali Billa Consiglio.

”Ancora una volta la Capitanata si è confermata terra di cinema, punto di riferimento pugliese e meridionale per i nuovi talenti dell’industria cinematografica italiana. Siamo orgogliosi di essere stati i protagonisti di un evento che, di anno in anno, ha saputo rinnovarsi e migliorare, centrando ad ogni edizione nuovi ed importanti successi”. È il commento di Antonio Pepe, presidente della Provincia di Foggia, alla conclusione della X edizione del Festival del Cinema Indipendente, che sabato scorso ha chiuso i battenti con le premiazioni della serata finale.
Un successo di pubblico e di partecipazione che per il presidente della Provincia ”rappresenta il giusto tributo all’impegno profuso da tutti coloro i quali hanno collaborato alla manifestazione: da Mario De Vivo ai volontari, passando per il personale dell’Amministrazione che ha reso possibile questo vero e proprio trionfo. A loro va il nostro grazie più sincero, perché sono loro l’anima ed il cuore di questa grande manifestazione”. ”Il decimo compleanno del Festival dei Cinema Indipendente – aggiunge l’assessore provinciale alle Politiche Culturali, Billa Consiglio – ha saputo fare un significativo passo in avanti, per la qualità delle pellicole proiettate, per lo spessore dei temi trattati, per la varietà di iniziative che abbiamo messo in campo nel quartiere fieristico, divenuto una sorta di grande set in cui celebrare questa straordinaria forma d’arte”.
Nelle giornate del Festival, infatti, si sono alternati non soltanto i film in concorso ma anche laboratori di cinema, conversazioni tra i protagonisti, momenti di confronto su temi di grande impatto sociale. ”Oggi più che mai – aggiunge l’assessore Consiglio – il cinema riveste un ruolo pedagogico. I film non raccontano più solo storie ma contribuiscono alla formazione di una matura coscienza civica nelle giovani generazioni. Spesso proprio attraverso le produzioni che si muovono al di fuori dei canali commerciali è possibile provare a fornire risposte ad alcune delle domande che ci pone il nostro tempo: dalla sfida della legalità a quella dell’integrazione; dalla lotta all’omologazione consumistica della nostra società fino alla riaffermazione di un’identità nazionale condivisa”. ”In queste giornate abbiamo provato a dar voce e spazio a queste riflessioni – sottolinea Consiglio – ricevendo in cambio una partecipazione attenta che ci ha confermato la bontà della nostra intuizione e l’interesse del nostro territorio verso un cinema che sia portatore di valori e narrazione di esperienze”. Con una media di oltre 150 spettatori nelle sale che hanno ospitato i film in concorso e 3000 presenze al concerto di Max Gazzè che ha chiuso la due giorni del pre-festival, la X edizione del Festival è andata oltre le più rosee aspettative degli organizzatori.
”È stato per noi un onore accogliere personaggi del calibro di Sergio Rubini, Alessandro Haber, Isabella Ferrari; organizzare due seminari sull’Unità d’Italia con il regista Giuseppe Ferrara ed il giornalista Marcello Veneziani – evidenzia l’assessore provinciale alle Politiche Culturali –. Perché anche il tema dell’Unità d’Italia non può più esaurirsi nel solo racconto dei libri e dei documenti ma ha bisogno di immagini e volti per farsi coscienza nazionale. Così come è stato per noi un onore conferire, nel corso della serata finale, il premio alla carriera a Gabriella Cristiani, concittadina illustre che nel 1987 vinse l’oscar, come miglior montaggio, per il film ‘L’ultimo imperatore’ ”. Gabriella Cristiani, insignita del premio ‘per gli straordinari meriti artistici acquisiti nel corso della sua attività professionale e per aver conservato un saldo legame con la sua terra d’origine’ è intervenuta da Mosca in collegamento skype per salutare il pubblico del Festival. ”La conclusione di questo evento sta tutta nell’annuncio della volontà di Sergio Rubini di girare il suo prossimo film in provincia di Foggia. Un impegno – conclude Consiglio – che per noi è una soddisfazione che ci spinge a proseguire su questa strada”.
 

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