Settant’anni con la Musica. Settant’anni di presidio culturale propedeutico al processo di crescita e di cambiamento non solo della città di Bari, ma dell’intero contesto metropolitano, nonché del più largo e complesso ambito regionale. Settant’anni che la Camerata Musicale Barese segna, con i suoi cartelloni e le sue programmazioni, la maturità esigente di intere generazioni di appassionati e l’azione divulgativa verso quelle più giovani, per avvicinarle ad un ascolto qualificato della musica.

La stagione dei 70 anni è partita in “grand parade”, con la prima assoluta a Bari di un’accoppiata degna del “Prestige” che caratterizzerà l’intero programma 2011-2012: la Russian Academic Symphony Orchestra e l’eccezionale pianista georgiana Elisso Virsaladze. A cui ha fatto seguito la Compagnia Tecnodanza di Venezia, con l’originale omaggio a Mario Monicelli ispirato a “I soliti ignoti” e la celebrazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, attraverso un viaggio danzante nella canzone popolare e quella d’autore fino a Puccini.

La parata di stelle che illumina la volta celeste della Camerata Musicale Barese, in questo cruciale anniversario, vedrà sfilare grandi talenti come Enrico Rava e il suo Jazz Quintet, Mario Caroli e il suo flauto “paganiniano” o il pianista Emanuele Arciuli, orgoglio barese e premio Abbiati 2010. Per non parlare dei “fiori all’occhiello”: Uto Ughi, che si esibirà con i Filarmoci di Roma e Salvatore Accardo, che sarà accompagnato dalla pianista Laura Manzini.

Particolarmente brillanti anche i bagliori delle etoiles della danza, che spazieranno dalle coreografie caucasiche del Balletto Nazionale della Georgia alle performance dell’Aterballetto su musiche e testi di Luciano Ligabue. Dalla poesia scenica della Compagnia Kataklò alla maestria affascinante del Balletto Accademico di Stato di S. Pietroburgo, che raddoppierà le serate a Bari (in esclusiva per il Centro Sud) con Romeo e Giulietta e Don Chisciotte.

Ma sarà il mese di Febbraio, che per l’occasione si allungherà di un giorno, a rappresentare lo zenit di questo prestigioso arcobaleno programmatico. Un crescendo pirotecnico, tra appuntamenti in cartellone ed eventi straordinari, tutti previsti al Teatro Petruzzelli. A partire proprio da Kataklò Athletic Dance Theatre (1 feb), a cui farà subito eco il Gran Galà di Raphael Gualazzi: l’eclettico pianista-vocalist, rivelazione musicale dell’anno (4 feb). Sarà poi la volta del pianista Andrea Lucchesini (7 feb), altro premio Abbiati 1995, e del moderno e atteso Balletto Emiliano Pellisari Studio (19 feb), con l’incredibile sfida-lettura de L’Inferno dantesco, nell’acrobatica suggestione di improbabili e artistiche coreografie.

Immediatamente preceduto dallo straordinario Concerto di Paolo Conte, che dopo aver visto esaurita la disponibilità di biglietti per la prima serata, ha acconsentito a bissare l’appuntamento barese (17 e 18 feb), per cui le richieste stanno arrivando da tutt’Italia e dall’estero. A seguire, l’altro doppio appuntamento in atmosfera spagnola: quello con la Compagnia Antonio Gades. Che rende omaggio ai Settant’anni della Camerata con “Bodas de sangre” di F. Garcia Lorca (25 feb) e con la celeberrima “Carmen” (26 feb). Entrambi i balletti vantano coreografie dello stesso Gades.

Una sorta di raffinata elaborazione e di complementarietà con la proposta musicale operistica della Fondazione Petruzzelli, che vedrà a gennaio l’apertura della sua Stagione Lirica proprio con la “Carmen” di G. Bizet, diretta nientemeno che dal grande maestro Lorin Maazel.

La testimonianza di una vocazione alla divulgazione musicale di qualità, che la Camerata Musicale Barese persegue con orgogliosa tenacia da settant’anni e che sancisce “un legame indissolubile” con il suo pubblico e la sua città. Un legame che oggi si rinnova e si riflette nell’apoteosi scenica, brillante e prestigiosa del suo ritrovato Nuovo Teatro Petruzzelli.

di Antonio V. Gelormini

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