Lo scorso 27 dicembre, Nicola Di Donna è stato nominato Direttore Generale di Acquedotto Pugliese SpA nel corso dell’Assemblea totalitaria degli azionisti, alla presenza del Vice Presidente della Regione Puglia,  Angela Barbanente e dell’Amministratore Unico, Gioacchino Maselli.

Ha partecipato altresì all’Assemblea l’intero Collegio Sindacale in persona del Presidente Giovanni Rapanà e dei Sindaci effettivi  Luigi Cataldo e Angelo Colangelo.

Nicola Di Donna rimarrà in carica per un triennio solare (e comunque fino ad approvazione del bilancio 2016), rinnovabile e gli sarà corrisposto un compenso annuo lordo – sostitutivo di quello percepito quale dirigente di AQP – di Euro 150 mila oltre incentivo per raggiungimento obiettivi fino ad un massimo di 45 mila euro lordi. Il compenso è stato quantificato nella misura necessaria a far si che la retribuzione annua complessivamente corrisposta fosse pari a cinque volte la media dei compensi omnicomprensivi tempo per tempo corrisposti ai dipendenti AQP di 3° livello equivalente.

Alla nomina si è giunti, come stabilito nel corso della precedente Assemblea tenutasi il 4 ottobre scorso, attraverso un procedimento di selezione trasparente e rispettoso delle procedure di selezione aziendali. Al fine di rafforzare l’efficienza e l’imparzialità della scelta, la preventiva valutazione e comparazione delle candidature è stata affidata ad una società specializzata. A conclusione dell’attività di screening, alla Regione è stata trasmessa una lista ristretta di candidati, accompagnata da una relazione di sintesi. La Regione Puglia a sua volta ha sottoposto la lista dei candidati al parere di una commissione di tre esperti guidata dal Prof. Nicola Costantino, già Magnifico Rettore del Politecnico di Bari, che ha proposto il nominativo ritenuto più idoneo a ricoprire l’incarico.

Maselli ha quindi preso atto con soddisfazione della scelta operata dall’azionista e si è detto convinto che “Nicola Di Donna saprà sovrintendere al funzionamento della Società ed a tutte le operazioni relative con l’equilibrio, la lealtà e la competenza che lo contraddistinguono”.

Nel corso dell’Assemblea è stato anche fornito un aggiornamento sullo stato di attuazione dei progetti finanziati con delibere CIPE e sullo stato di avanzamento dell’attività di redazione del Piano Industriale relativo al settore Depurazione richiesto dall’assemblea straordinaria degli azionisti del 25 giugno 2013.

L’Amministratore Unico di Acquedotto Pugliese, con riferimento agli interventi finanziati con le deliberazioni CIPE (trattasi di 66 progetti per un importo di 286,7 milioni di euro) ha riferito che:

  • la verifica da parte del Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, finalizzata all’adozione delle migliori tecniche disponibili nonché alla valutazione dell’efficienza e dell’efficacia in funzione del superamento del contenzioso comunitario, è stata completata con esito positivo per 56 progetti per un importo complessivo di 216,6 milioni di euro (di cui 45 relativi all’adeguamento ed al potenziamento di impianti di depurazione). Dei restanti 10 interventi tutt’ora in corso di istruttoria, ammontanti complessivamente a 70,1 milioni di euro, 9 (per un importo di 67,1 milioni di euro) riguardano il comparto depurativo;
  • per i 56 interventi per i quali si è acquisito il parere favorevole del MATT, l’ulteriore iter procedurale registra il seguente avanzamento:
    • n. 17 interventi, per l’importo di 74,4 milioni di euro, sono stati appaltati o sono in fase di aggiudicazione;
    • n. 21 interventi, per l’importo di 74,2 milioni di euro, sono stati sottoposti a verifica di assoggettabilità a VIA e, 18 di questi registrano l’avvenuta scadenza dei termini di pubblicazione;
    • n. 12 interventi, per l’importo di 49,3 milioni di euro, sono stati sottoposti a procedura VIA e, per 6 di questi, sono scaduti i termini di pubblicazione;
    • per n. 1 intervento dell’importo di 1,6 milioni di euro possono essere attivate le procedure di gara;
    • per i restanti 5 interventi, del valore complessivo di 17,2 milioni di euro, sono in corso di approntamento gli atti necessari alla sottoposizione a procedura VIA.

Per quanto concerne il Piano Industriale, l’ing. Maselli ha comunicato che il processo di redazione è ormai ben incardinato. Infatti:

  • è in fase di conclusione la verifica dell’efficacia depurativa dei 35 impianti di potenzialità superiore a 50.000 abitanti equivalenti, che rappresentano il 57% del carico totale regionale previsto dal Piano Tutela delle Acque, mentre è stata completata per gli altri impianti oggetto di finanziamento nell’ambito della richiamata deliberazione CIPE;
  • è stata definita la strategia per la gestione dei fanghi per il breve e medio -lungo periodo, orizzonte temporale in cui si prevede un incremento della produzione pari al 67% per effetto degli interventi di adeguamento e potenziamento degli impianti;
  • si propongono soluzioni alternative allo smaltimento dei reflui in trincee drenanti alla luce dell’esperienza maturata nella gestione che ha mostrato l’inefficacia di detti recapiti;
  • è stato, infine, redatto il documento “manutenzione programmata” partendo da un’accurata ricognizione di tutti gli impianti in esercizio.

Quanto sin qui elaborato ha mostrato con evidenza l’opportunità di conseguire una gestione unitaria dei reflui, concentrando in un unico soggetto la conduzione della rete fognaria, degli impianti di sollevamento, degli impianti di depurazione nonché dello smaltimento.

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