I bandi collegati ai progetti approvati nei Programmi Stralcio delle dieci aree vaste pugliesi devono essere pubblicati entro il 15 luglio prossimo. È l’esito, concordato con i capofila dei Piani strategici, scaturito al termine di una riunione indetta ieri dall’assessore regionale al Bilancio e alla Programmazione, Michele Pelillo, e dal dirigente responsabile dell’Autorità di Gestione del Programma Operativo FESR 2007-2013, Luca Limongelli.
Alla riunione hanno partecipato Gianni Mongelli, sindaco di Foggia, Comune capofila di “Capitanata 2020”, e il responsabile unico del procedimento, Paolo Affatato.
Lo slittamento di un mese, rispetto alle scadenze fissate nella Delibera di Giunta regionale del 29 dicembre 2009, è stato disposto dall’Autorità di Gestione alla luce della sommaria ricognizione dei dieci programmi stralcio che stanno impegnando altrettante aree vaste pugliesi.
Dei 164 progetti complessivi, solo per 18 sono state attivate gare e tutti fanno riferimento a risorse dell’Asse IV del FESR “Valorizzazione delle risorse naturali e culturali per l’attrattività e lo sviluppo”.
 
L’assessore ha anche preannunciato la necessità di una riflessione complessiva «sulla filosofia sottesa alla promozione delle aree vaste, considerando che la persistente incertezza delle risorse del PAR FAS (Programma Attuativo Regionale Fondo Aree Sottoutilizzate, n.d.r.), rende limitata un’esperienza che sia legata esclusivamente alle risorse del FESR». Una necessità ribadita dagli stessi capofila delle Aree vaste che, nella prima parte della mattinata di ieri, avevano avuto modo di esprimere allo stesso presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, nel corso di un incontro all’ANCI tra la nuova Giunta regionale e molti sindaci pugliesi, tra cui quello di Foggia.
 
L’Autorità di Gestione del FESR ha attivato, a partire da venerdì 21 maggio prossimo, un tavolo di confronto bilaterale con le Aree vaste per risolvere le criticità che gravano sui progetti dello Stralcio. In gran parte, tali criticità sono causate dai tempi poco solleciti con cui altre autorità devono concorrere, dall’Autorità di Bacino alle Soprintendenze, oltre che dalla lunghezza delle procedure di valutazione ambientale.
Il nuovo calendario che l’Autorità di Gestione comunicherà ai responsabili regionali delle Linee di intervento attivate dallo Stralcio prevede la scadenza del 15 luglio per la pubblicazione dei bandi di gara. I progetti che non dovessero essere nelle condizioni di rispettare tale scadenza, ne avrebbero altre due: una fissata nel 15 ottobre, una terza e ultima a dicembre dell’anno in corso. A ottobre, però, le Aree vaste perderebbero il 40 per cento delle economie che dovessero scaturire dalla fase di istruttoria tecnica di dettaglio ovvero dai ribassi d’asta in fase di appalto. A dicembre, tali economie tornerebbero, invece, nella totale disponiblità della Regione per la riprogrammazione.
 
«L’obbiettivo a cui tutti siamo protesi – ha dichiarato il sindaco di Foggia – è dare efficienza a questa prima fase di spesa. Tutto il sistema dei governi locali si sente impegnato a rispettare la scadenza rendicontativa del 31 dicembre 2010 con l’Unione europea».
Si tratta, complessivamente, di rendicontare a Bruxelles 720 milioni di euro sul FESR, circa il 47% mobilitati dalle progettazioni dei Piani strategici.
 
Allo stato, “Capitanata 2020”, ha già firmato i disciplinari relativi ai progetti: “Completamento, restauro e adeguamento funzionale della Basilica Cattedrale di Foggia” (3 milioni di euro), “Riqualificazione dell’area portuale di Vieste – Molo sud” (2 milioni 210.750 euro), “Completamento del Progetto Restauro delle Fosse Granarie in Piazzale San Rocco” a Cerignola (1,5 mln) e “Completamento e recupero del Castello Ducale” a Torremaggiore (200 mila euro).

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