Janus, progetto dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, ha vinto l’edizione 2025 di Start Cup Campania, la più longeva competizione tra progetti d’impresa innovativi in ambito universitario, promossa dalle università campane “Federico II”, “Luigi Vanvitelli”, “Parthenope”, “Suor Orsola Benincasa”, “Sannio di Benevento”, “Salerno” e “L’Orientale” con l’obiettivo di diffondere l’innovazione declinata a cultura d’impresa tra studenti, dottorandi e ricercatori.
Janus è un progetto che crea algoritmi di Intelligenza Artificiale sviluppati in ambito di machine learning. Un software che può girare su browser e utilizza dati forniti dagli utenti per predirne di nuovi, pensato per sostituire i modelli in tutti gli ambiti di scienza e tecnologia. Ettore Saetta, del team di Janus, afferma: “Siamo molto soddisfatti, il nostro progetto è un generatore di IA automatico. Utenti non in grado di sviluppare IA potranno farlo in maniera del tutto automatica utilizzando algoritmi che abbiamo sviluppato in Janus. Un ringraziamento va al team di lavoro, composto dal professore Renato Tognaccini della Federico II e al professore Gianluca Iaccarino di Stanford University (Stati Uniti), questa idea imprenditoriale nasce proprio da una collaborazione tra i due Atenei”.
La finale di Start Cup Campania 2025 è andata in scena ad Avellino, presso la Camera di Commercio Irpinia Sannio. Undici team finalisti hanno presentato le loro innovazioni: i primi cinque classificati, oltre a premi in denaro, servizi e facilities, accedono alla finale del Premio Nazionale dell’Innovazione (PNI), in programma a Ferrara il 4 e 5 dicembre. I vincitori di SCC 2025 parteciperanno inoltre alla finale di Innovation Village Award, domani (28 ottobre) a Napoli.
Questi tutti i premiati:
1° Classificato: Janus (Università degli Studi di Napoli Federico II).
2° Classificato: SporaVax (Federico II), vaccino basato sulla capacità di presentazione di antigeni delle endospore di Bacillus subtilis. Grazie alla loro naturale stabilità e resistenza a diversi enzimi, si elimina la necessità della catena del freddo.
3° Classificato: AgriKer (UniSannio), produzione di materiali biodegradabili con cheratina estratta da piume di pollo, riducendo l’impatto dell’industria avicola.
4° Classificato: RethaiN (Federico II), processo innovativo di biodigestione a basso costo che recupera l’azoto dal digestato e lo trasforma in proteine microbiche, utilizzabili come fertilizzanti e biostimolanti.
5° Classificato: Clinequal (Federico II), applicazione specializzata nell’analisi di dati dei trial clinici neutrale rispetto alle aziende farmaceutiche.
Premi Speciali:
Premio Studenti “Mario Raffa” (con 012 Factory), per il miglior progetto sviluppato da un team composto esclusivamente da studenti, a SongSphere (Federico II).
Climate Change (accede alla finale PNI): Opus Bio (UniSannio).
Social Impact (con Fabbrica Italiana dell’Innovazione): Clinequal (Federico II).
Imprenditoria Femminile “Enza Cappabianca” (con Incubatore SEI): Opus Bio (UniSannio).
Premio Stecca: AgriKer (UniSannio).
Innovazione Culturale (con Strategix): Blinko (Federico II).
Intellectual Property (con Rubino & Partners): AgriKer (UniSannio).
Menzioni:
SPICI: Janus (Federico II).
Sostenibilità 4.0: Tornese (Università Parthenope).
Digital Wellbeing: Stress Moderator (Università Suor Orsola Benincasa).
Benessere e Tecnologia: ErgoShirt (Università Luigi Vanvitelli).
Smart Wereable: CIPS (Università di Salerno).
Dichiarazioni:
Marco Consales, Università degli Studi del Sannio e direttore Start Cup Campania: “La qualità dei progetti presentati è stata molto alta, frutto anche dell’interazione che c’è stata con incubatori e partner della competizione sin dalle prime fasi. Siamo contenti della partecipazione, circa 250 partecipanti in totale, della partecipazione femminile, quasi un progetto su due presentato da team a maggioranza femminile e spero che l’aver organizzato la finale ad Avellino rappresenti un segnale forte per stimolare giovani e studenti verso la possibilità di fare impresa sul proprio territorio, senza dover per forza allontanarsi da esso. Innovazione dunque intesa non solo come leva economica, ma anche come strategia di rigenerazione territoriale per contrastare lo spopolamento delle aree interne e l’emigrazione giovanile”.
Valeria Fascione, assessore alla Ricerca, Innovazione e Startup della Regione Campania: “Colpisce la qualità e l’ambizione delle proposte di quest’anno a Start Cup Campania. Un bell’incrocio tra tecnologie abilitanti e life science. Una bellissima opportunità per tante ragazze e ragazzi”.
Gerardo Canfora, rettore Università degli Studi del Sannio: “Start Cup Campania conferma come sia possibile passare dalla ricerca all’innovazione, alla creazione d’impresa. Un’esperienza consolidata negli anni ma che vede continuamente crescere entusiasmo e competenze”.
Girolamo Pettrone, commissario straordinario della C.C.I.A.A. Irpinia Sannio: “Start Cup Campania celebra la vitalità dell’ecosistema dell’innovazione regionale, un’esperienza formativa per moltissimi studenti anche delle aree interne, che in questo modo sono stimolati a fare impresa sul proprio territorio”.

 
                        