LECCE – Prestiti fino a 10 mila euro a tasso zero, corsi gratuiti e tutoraggio personalizzato, dare futuro a chi ha visto spezzata la propria autonomia e restituire strumenti concreti alle donne che hanno subito violenza e desiderano riprendere in mano la propria vita: è questo lo spirito del Microcredito di Libertà, il progetto nazionale presentato oggi nella Prefettura di Lecce.

 

Promosso dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il progetto nasce da un accordo con ABI, Federcasse, Caritas Italiana e l’Ente Nazionale per il Microcredito.

 

Partner attivo è UniCredit, che insieme al Rotary Club Lecce e alla rete dei Centri Antiviolenza ha contribuito a portare questo progetto nel cuore istituzionale della città, in un momento che ha visto la partecipazione della Prefettura, di UniCredit, del Rotary e dell’Associazione Donne Insieme.

 

Il progetto è rivolto alle donne seguite dai Centri Antiviolenza o ospiti nelle Case Rifugio, che spesso si trovano escluse dal circuito del credito bancario tradizionale. L’obiettivo è fornire supporto economico, formativo e relazionale per favorire il passaggio da una condizione di fragilità a un progetto di vita indipendente e sostenibile.

 

Il Microcredito di Libertà si rivolge alle donne residenti in Italia e punta a favorire la loro autonomia economica attraverso un sostegno integrato. Prevede due misure principali: il microcredito sociale, che consente di ottenere fino a 10 mila euro a tasso zero per coprire spese mediche, scolastiche, di trasporto o per l’accesso a una nuova abitazione.

A questo si aggiungono corsi gratuiti di educazione finanziaria, accompagnamento all’autoimprenditorialità e l’assistenza di un tutor specializzato in microcredito, che segue la beneficiaria dalla richiesta alla restituzione.

 

Le domande possono essere presentate tramite i Centri Antiviolenza accreditati dalle Regioni e il progetto è compatibile con altri sostegni economici già attivi.

 

“La vera sicurezza – ha dichiarato il prefetto Natalino Manno – non si garantisce solo con la protezione, ma anche con la possibilità di ripartire. Questo progetto è uno strumento concreto per restituire dignità e autodeterminazione alle donne e Lecce è orgogliosa di esserne parte attiva.”

 

Livianna Curri Area Manager Retail Puglia Sud di UniCredit, ha aggiunto: “Non si tratta solo di uno strumento finanziario. Stiamo parlando di fiducia, di riscatto, di un patto sociale che una banca può stringere con il territorio. Questo progetto è la dimostrazione che il credito può essere umano, oltre che economico. Aiutiamo le donne non a sopravvivere, ma a costruire futuro. La libertà non è un ideale astratto ma un orizzonte raggiungibile. Insieme. E noi ci siamo”.

 

“Restituire possibilità, non pietà. Questo è il principio che ci guida. Il Rotary ha scelto di esserci perché questo è un progetto che non regala, ma valorizza. Si costruisce dignità attraverso strumenti solidi” ha sottolineato Mario Moroni, presidente del Rotary Club Lecce:

 

“La violenza spezza, ma il vuoto che lascia è spesso economico – ha concluso Maria Luisa Toto presidente dell’Associazione Donne Insieme – . Questo microcredito è la prima risposta concreta che dice alle donne: puoi farcela, non sei più sola. Per molte è la prima volta che qualcuno le guarda come protagoniste del proprio riscatto”.

 

E’ possibile visitare il sito ufficiale del progetto www.microcreditodiliberta.it, oppure scrivere a .it.