La posizione geografica al centro del bacino mediterraneo, la disponibilità di spazi per stoccaggio e l’integrazione con soluzioni logistiche avanzate offerte dal Gruppo Grendi con le sue divisioni di logistica integrata e linea RORO rilanciano la competitività dello scalo sardo

 

Posizionarsi come hub logistico per servire con efficienza un mercato in crescita ma comunque complesso per la gestione operativa come quello del Nord Africa è la sfida con cui MITO of Sardinia rilancia le attività al centro del Mediterraneo. Un’opportunità che ha deciso di accogliere anche Maersk con le prime operazioni avviate la scorsa settimana che vanno ad aggiungersi a quelle di primari operatori internazionali già clienti del terminal su alcuni servizi feeder.

Il terminal container internazionale del Gruppo Grendi a Cagliari, grazie alla sua posizione centrale nel Mediterraneo, è, infatti, una piattaforma ideale per la distribuzione efficiente e veloce delle merci su un’area che vede alcuni tra i principali mercati della sponda sud in un raggio di sole 400 miglia nautiche. La recente operatività di banchina per scaricare la prima portacontainer in uscita da un porto ucraino, superando il blocco del porto di Odessa e scegliendo Cagliari come porto sicuro, è uno dei più recenti esempi della competitività di questo scalo.

MITO (Mediterranean Intermodal Terminal Operator) può oggi operare sia in modalità LOLO che in modalità RORO come una sorta di banchina allungata e mobile in combinazione con un sistema di carico e scarico tramite cassette-translifter; una scelta strategica pionieristica del gruppo che consente ai clienti una serie di vantaggi operativi per l’ottimizzazione del carico sulle navi in un’unione con flussi di semirimorchi ed una velocità di sbarco e imbarco sui porti Nord Africani che taglia tempi di attesa e conseguentemente abbatte in modo significativo il consumo di carburante, costi e le emissioni di CO2.

L’offerta di servizi di MITO risponde ad esigenze del mercato logistico che ricerca sempre di più flessibilità e riduzione dei tempi di attesa, elementi che hanno finora frenato i collegamenti con alcune aree del Mediterraneo a causa dalla bassa produttività delle navi in molti porti regionali, alla congestione nei terminali LOLO situati in Nord Africa e ai costi più elevati per i carichi fuori sagoma movimentati con le navi portacontainer LOLO. Non ultimo il costo dello stoccaggio dei vuoti nei principali porti nazionali spesso carenti di spazio e in prossimità di tessuti urbani.

“Il Gruppo Grendi investe da tempo sullo scalo cagliaritano, potenziandone la flessibilità nelle operazioni di movimentazione e la capacità di stoccaggio delle merci con 140mila m2 di piazzale a servizio dei grandi vettori insieme ai 20mila m2 di magazzini nel porto di Cagliari e ai 620m di banchina lineare e ai 300m di ampiezza del canale che consentono di lavorare anche due navi di grandi dimensioni contemporaneamente. Le condizioni meteo ottimali pressoché tutto l’anno e le agevoli condizioni del bacino di manovra delle navi, sia madri che feeder, insieme agli alti standard di servizi che possiamo offrire con una forza lavoro disponibile sul luogo con oltre 20 anni di esperienza nei container confermano la scelta di questo scalo. Il primo anno di attività ha evidenziato buoni risultati, con la movimentazione di circa 60mila teu per 65 navi, e anche per l’anno in corso ci aspettiamo un consolidamento della crescita” ha commentato l’amministratore delegato di MITO e Grendi Trasporti Marittimi Antonio Musso.

La prima operazione del Gruppo Maersk ha riguardato la scorsa settimana la movimentazione di 262 unità sbarcate a Cagliari dalla portacontainer CFS Wind con destinazione Tunisia, per un totale di 470 teu circa, che hanno raggiunto la destinazione finale in meno di 24 ore.